Nella tarda mattinata di ieri l’Aeronautica militare, che sempre tiene lo sguardo volto verso l’alto, ha intercettato un aereo sospetto nello spazio aereo nazionale. Senza esitare un attimo è partito il piano di emergenza: due Eurofighter, i famosi caccia italiani, si sono messi immediatamente in volo per intercettare il Falcon 20 che i radar avevano segnalato.
I due caccia sono decollati dalla base aerea che si trova in provincia di Bari, Gioia del Colle, e dopo pochi minuti hanno raggiunto il velivolo sospetto verificando così che non si trattava di un nemico, ma che il Falcon 20 aveva soltanto avuto qualche problema tecnico. L’aereo era partito da Il Cairo ed era diretto all’aereoporto di Ciampino. Durante il volo aveva perso i contatti con gli enti che da terra controllano il traffico aereo. Per questo motivo, appena il Falcon 20 è entrato nei confini italiani, è stato trattato come un elemento sospetto ed è stato messo in atto il piano di emergenza.
Appena i due Eurofighter lo hanno affiancato, hanno potuto identificarlo con precisione e assicurarsi che non si trattava, come si temeva da terra, di un velivolo dirottato, il pilota infatti non aveva altra intenzione che raggiungere Ciampino.
Gli Eurofighter italiani, che svolgono un servizio di sorveglianza 24 ore su 24, schierati nei nostri cieli, hanno voluto scortare il Falcon 20 non solo fino a quando è riuscito a ristabilire i contatti con la torre di controllo di Roma, ma anche fino a quando non è riuscito ad atterrare a Ciampino, senza nessun tipo di problema.
Dallo Stato Maggiore arrivano le rassicurazioni per i cieli nazionali: “L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno con un sistema di difesa integrato con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito da diverse basi, tutte equipaggiate con velivoli caccia Eurofighter“.