Burkina Faso, scomparso in Africa 28enne padovano

Le ultime notizie di Luca Tacchetto, figlio dell'ex sindaco di Vigonza (PD) risalgono al 15 dicembre 2018. Con lui, in Burkina c'era anche un'amica canadese.

Burkina Faso, scomparso in Africa 28enne padovano

Luca Tacchetto è scomparso nel nulla a Burkina Faso, con lui c’era anche un’amica canadese, Edith Blais.

L’ex sindaco di Vigonza, Nunzio Tacchetto, padre di Luca, ha fatto sapere che Luca, 28 anni, laurea in architettura alla Ca’ Foscari di Venezia, e l’amica di 34 anni erano diretti in Togo per realizzare un villaggio per le famiglie più disagiate.

Le indagini

Le ultime notizie giunte a casa del padre Nunzio risalgono alla sera del 15 dicembre, a pochi minuti dalla mezzanotte, quando il figlio Luca, con l’amica canadese Edith Blais hanno inviato la loro ultima foto. Al momento dell’invio della foto si trovavano con una coppia conosciuta da poco, lui francese sessantenne, lei del Burkina. Nella didascalia Luca aveva avvisato i genitori che il giorno seguente, secondo il consiglio del sessantenne, si sarebbe procurato un visto, “Visa Entente”, grazie al quale avrebbe potuto entrare in cinque diversi paesi.

Luca ed Edith erano diretti il Togo. Luca aveva promesso a un franco-togolese, conosciuto in California di dare una mano, grazie alla sua abilità di architetto, a realizzare un villaggio abitativo per i più poveri. La promessa fatta a novembre diventava un’occasione per i due giovani per conoscere qualche paese africano e per questo avevano scelto di fare viaggio in auto.

Il viaggio di Luca, iniziato a Vigonza in provincia di Padova, ha percorso diversi paesi: Francia, Spagna, Marocco, Mauritania e Mali alla cui frontiera ha conosciuto una coppia di Burkina Faso che ha invitato i due giovani a cena. Oltre quella cena non si sa che cosa sia potuto succedere ai due giovani.

Da giorni è stata presentata la denuncia secondo quanto prevede la Farnesina e gli Enti preposti stanno indagando. Non essendoci a Burkina Faso l’ambasciata italiana, sono stati presi contati con la Costa d’Avorio, è stata informata anche l’ambasciata canadese.

Nunzio Tacchetto, che confessa di vivere giorni d’angoscia, ha affermato che “Tutto quello che si poteva fare è stato fatto”, ma ancora le buone notizie non arrivano eppure: “Tutti ci dicono di sperare, di avere fiducia ma è dura”. Ha inoltre espresso il desiderio che attraverso i media non si costruiscano fantasie su quanto possa essere accaduto al figlio “potrebbero essere dannose, perché non si sa nulla”.

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