Bufera a Mapello: Nicole Berlusconi nei guai per una denuncia che potrebbe costarle un milione di euro

La nipote di Silvio Berlusconi è finita a processo per calunnia, diffamazione aggravata e altri reati dopo aver denunciato per maltrattamenti un centro ippico poi risultato estraneo ai fatti. Chiesti un milione di euro di danni.

Bufera a Mapello: Nicole Berlusconi nei guai per una denuncia che potrebbe costarle un milione di euro

Nicole Berlusconi, 36 anni, figlia di Paolo e nipote dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è finita al centro di una delicata vicenda giudiziaria che la vede imputata per calunnia, diffamazione aggravata, violazione di domicilio e interferenze illecite nella vita privata.

Il procedimento è legato a una denuncia presentata dalla stessa Berlusconi nell’aprile del 2023 nei confronti del centro ippico Ca’ del Pianone, situato a Mapello, in provincia di Bergamo, oggi non più operativo. Secondo quanto ricostruito dagli atti, Nicole Berlusconi si era introdotta senza autorizzazione nella struttura, filmando e fotografando gli ambienti e alcuni cavalli presenti.

In seguito, aveva condiviso sui propri profili social — tra cui Facebook e Instagram — alcune immagini e accuse molto gravi, riferendo pubblicamente di presunti maltrattamenti sugli animali. La denuncia formale era stata poi inoltrata sia alla Procura della Repubblica sia al Tribunale federale competente. Tuttavia, il fascicolo aperto era stato archiviato dopo pochi mesi: le indagini non avevano evidenziato alcun tipo di condotta penalmente rilevante, tanto meno riconducibile ai maltrattamenti ipotizzati da Berlusconi.

A quel punto, la vicenda si è ribaltata. La Procura ha contestato a Nicole Berlusconi di aver sporto denuncia pur essendo consapevole dell’estraneità della presidente del maneggio rispetto ai fatti narrati. Non solo: il sospetto è che l’obiettivo fosse quello di ostacolare deliberatamente l’attività della struttura, attraverso un’azione mediatica e giudiziaria concertata.

Alla luce di questi elementi, Nicole Berlusconi è stata rinviata a giudizio. Nell’ultima udienza, svoltasi giovedì 12 giugno, non era presente in aula, ma era rappresentata dal suo legale Guido Carlo Alleva. A comparire invece erano i fratelli della presidente del maneggio, assistiti dalle avvocate Ramona Li Calzi e Stefania Russo, che si sono costituiti parte civile insieme all’attività Ca’ del Pianone, chiedendo un risarcimento pari a un milione di euro per i danni d’immagine e morali subiti.

La giudice Laura Garufi ha aggiornato l’udienza al 18 settembre. In quella data sarà comunicato se le parti avranno raggiunto un accordo extragiudiziale o se si procederà con l’apertura formale del dibattimento. Fondatrice della onlus “Progetto Islander”, Nicole Berlusconi è nota per il suo impegno in difesa degli animali, ma la vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle denunce e sull’equilibrio tra attivismo e rispetto delle regole. In attesa dell’evoluzione del processo, resta alta l’attenzione mediatica su un caso che intreccia nomi noti, accuse gravi e richieste risarcitorie milionarie.

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