Ha saputo che un’ambulanza era stata danneggiata, e così, Mario Di Mottola, un piccolo bambino di 9 anni ha pensato di prendere i soldi dal suo salvadanaio e di donarli alla Protezione Civile locale per poter riparare il mezzo. Il commovente episodio è accaduto a Oria, in provincia di Brindisi. Il fatto di cronaca è accaduto nella serata del 18 agosto, quando alcuni incivili hanno lanciato delle pietre contro il mezzo di soccorso. Una di queste ha rotto un vetro laterale, provocando un danno di 700 euro. La cittadinanza ha appreso del danneggiamento grazie ad un post pubblicato sulla pagina “Il mio paesello Oria”, amministrata da Renato Spina.
L’amministratore del profilo social, nelle scorse ore, ha raccontato della telefonata intercorsa con il bambino, che gli ha parlato dell’offerta raccolta per sistemare il vetro. L’uomo non ha riferito l’esatta somma dal piccolo, ma ha dichiarato che la sua mano era piena di monetine. Il papà del bimbo ha raccontato alla stampa locale, in particolare a Brindisi Report, che il figlio sin dall’età di un anno racimola monetine per poter acquistare modellini da gioco che rappresentano ambulanze oppure auto delle forze dell’ordine.
L’atto d’amore
Quello di Mario Di Mottola è stato un vero e proprio atto d’amore verso la cittadinanza e verso gli operatori sanitari. Il piccolo è stato una delle prime persone a rispondere all’appello, e lo zio afferma che ha fatto tutto da solo. Poco dopo l’apparizione dell’annuncio sui social, Mario si è precipitato ad incontrare i volontari della Protezione Civile in un’area di servizio accompagnato proprio dallo zio.
I media fanno sapere che una persona presente all’incontro si è commossa vedendo la scena del bimbo che donava i soldi ai volontari. Il papà del bimbo ha affermato che non gli interessano altri tipi di gioccatoli: acquista solo modellini Playmobil che rappresentano veicoli di soccorso oppure delle forze di polizia. Una vera e propria passione quella di Mario.
Grazie al bellissimo gesto del piccolo il brutto gesto compiuto dai vandali potrà essere solo un brutto ricordo. Bisogna precisare, questo per dovere di informazione, che lo stesso amministratore della pagina social, Renato Spina, ha ottenuto dai genitori l’autorizzazione per poter pubblicare il nome del minore. “Puoi tranquillamente postare il suo nome e cognome, ne sarà sicuramente contento quando glielo farò leggere. E che serva anche a far sensibilizzare, e anche a far provare un gran senso di vergogna a quel, o a quei, deficienti che, non avendo altro di meglio da fare, hanno preso di mira un’ambulanza, che un giorno potrebbe servire a loro, o a loro parenti stretti!” – così ha riferito il papà del piccolo ai volontari.