Brindisi, Santa Messa in suffraggio di Melissa Bassi affidata al vescovo "emerito" Talucci: è polemica

Sta sollevando un polverone di polemiche la scelta di far celebrare la Santa Messa per la ragazza scomparsa nel terribile attentato di Brindisi nel 2012 al vescovo "emerito" della Diocesi di Brindisi, Rocco Talucci, che avrebbe "tutelato" la falsa veggente.

Brindisi, Santa Messa in suffraggio di Melissa Bassi affidata al vescovo "emerito" Talucci: è polemica

In Italia ci sono eventi che non potranno mai dimenticarsi. Eventi che hanno segnato la nostra comunità nel profondo. E uno di questi è sicuramente l’attentato avvenuto il 19 maggio 2012 a Brindisi, quando una bomba esplose dinanzi l’istituto superiore Morvillo-Falcone di Brindisi. Quel giorno, i brindisini, lo ricordano tutti. Un enorme frastuono riecheggiò per tutti i quartieri della città, facendo tremare le finestre dei palazzi e degli uffici, nonchè delle scuole. In men che non si dica si sparse la notizia che una bomba era esplosa. 

I soccorsi arrivarono tempestivamente, assieme alle forze dell’ordine. Purtroppo in quell’occasione ci furono diversi feriti, e anche una vittima, la giovanissima Melissa Bassi, 16 anni e originaria di Mesagne, che rimase travolta dall’onda d’urto provocata dall’ordigno. Un episodio che ancora oggi, a distanza di una decina di anni, tocca nel profondo l’intera comunità brindisina, e pugliese. E in questi giorni si sta celebrano appunto il decennale per la morte di Melissa, per questo a Mesagne è stata organizzata una Santa Messa in suo suffragio, celebrazione che è stata affidata al vescovo “emerito” Rocco Talucci, in precedenza vescovo stesso della diocesi di Brindisi-Ostuni. E proprio su questo ora si è scatenata una vistosa polemica. 

Polemiche attorno alla decisione

La vicenda in questione merita comunque attenzione. Rocco Talucci, secondo quanto ha spiegato su SenzaColonne News il giornalista Gianmarco Di Napoli, è lo stesso prelato che, secondo gli atti giudiziari, avrebbe “protetto” e “tutelato” la falsa veggente Paola Catanzaro. Si tratta della showgirl che diceva di vedere la Vergine Maria in una chiesetta di campagna situata in contrada Uggio, località posta nelle campagne tra Brindisi e Tuturano. Dobbiamo precisare, questo per dovere di cronaca, che Talucci non è implicato penalmente nella questione della falsa veggente.

“Non si comprende dunque per quale motivo gli sia stato attribuito il compito di celebrare il decennale di un evento così doloroso, così speciale, così intenso.Non si comprende chi abbia avuto l’idea di attribuirgli anche solo il privilegio di nominare Melissa” – questo si chiede il collega Di Napoli, parole che sono state riprese anche dall’onorevole Mauro D’Attis

“Se la notizia è confermata mi sento di condividere la riflessione di Gianmarco Di Napoli sotto due punti di vista.Credo che ci siano limiti per tutti su questa terra, anche per chi ricopre o ha ricoperto ruoli spirituali. Forse per quelli ancora di più. E in questo caso i limiti sono stati superati.C’è poi anche la scelta che rischia di ‘spettacolarizzare’ un momento religioso in memoria di una ragazza che, forse, meriterebbe maggiore silenzio e rispetto.Essere un parlamentare non mi impedisce di dire liberamente ciò che penso e sono certo che l’Arcivescovo Domenico Caliandro ascolterà questo punto di vista” – queste le parole dell’onorevole D’Attis. Sul caso sicuramente interverrà la stessa Diocesi brindisina per fare chiarezza sulla vicenda. 

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