Finalmente da oggi la Puglia entra in zona bianca, la fascia di minor rischio epidemiologico a causa del Covid-19. Questo vuol dire che terminerà il coprifuoco notturno e le persone potranno spostarsi senza limiti di orario all’interno della regione. Apriranno anche tutte le attività che fino ad ora sono rimaste chiuse. Si torna insomma ad una sorta di normalità, anche se sarà vietato fare assembramenti sia al chiuso che all’aperto e bisognerà indossare le mascherine quando si è in compagnia di altre persone, specie se non conviventi. Regole che, ovviamente, valgono anche per le persone che sono vaccinate.
Ma se da un lato si gioisce per le riaperture, è di queste ore una notizia che sta preoccupando gli esperti. Nella regione, infatti, in questi giorni sono stati analizzati diversi campioni di persone contagiate recentemente dal Covid-19, e si è scoperto che in 25 di loro era presente la variante “Delta”, ovvero la mutazione “indiana” del virus. Secondo quanto riferisce Fanpage, e confermato dalle autorità sanitarie locali, la situazione più preoccupante, e da tenere sotto stretto controllo, si trova nella città di Brindisi e nel resto della sua provincia.
A Brindisi due focolai
Nelle ultime settimane, nel capoluogo di provincia adriatico, sono stati riscontrati due focolai. In totale nel brindisino sono stati trovate positive alla variante indiana del Covid 12 persone, le quali potrebbero arrivare a 20 se altri otto casi sospetti dovessero risultare positivi. Il primo cluster è composto da dieci persone, di cui nove residenti a Brindisi. Una donna che fa parte di questo gruppo di contagiati è residente invece a San Vito dei Normanni.
Del cluster in questione, tre persone sono finite in terapia intensiva. Il secondo focolaio è stato invece riscontrato dopo la positività di un anziano di 62 anni, poi morto. Costui ha contagiato anche il genero, un individuo sui 50 anni, il quale è stato ricoverato in Rianimazione. Il 62enne deceduto aveva anche altre patologie, comunque non gravi. Tra tutti i contagi, inoltre, solo una donna era vaccinata con la prima dose del vaccino, gli altri non avevano ricevuto la somministrazione del siero.
Al momento le autorità sanitarie stanno tenendo sotto stretto controllo la situazione. Secondo quanto si apprende, dei contagiati riscontrati in provincia di Brindisi nessuno di loro ha effettuato viaggi all’estero o aveva avuto rapporti con persone provenienti dall’India. “Dopo il primo caso abbiamo subito effettuato un tracciamento retrogrado degli altri contatti così che è stato possibile confinare i contagi. Se si riesce a isolare i contagi in tempo, possiamo bloccarne la diffusione. Sembrerebbe che tutti i prodotti vaccinali siano efficaci contro le varianti, ma soltanto a ciclo vaccinale completato. Bisogna stare molto attenti e continuare ad adottare le misure anticontagio” – questo è il commento di Stefano Termite, direttore del Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Brindisi.