Brindisi, ragazzo disabile vive in una casa comunale da tre settimane senza acqua calda

L'immobile si trova nella frazione di Tuturano all'interno di un grande complesso condominiale di proprietà del comune. Da Palazzo Città all'interessato hanno spiegato che nelle casse del Comune non ci sono soldi per procedere con la riparazione della caldaia.

Brindisi, ragazzo disabile vive in una casa comunale da tre settimane senza acqua calda

Quella che arriva da Tuturano, piccola frazione del comune di Brindisi, è una storia di disagio sociale che sta facendo parlare tutto il piccolo paesino. Un ragazzo divenuto disabile a seguito di un grave incidente stradale, infatti, da tre settimane si troverebbe senza acqua calda a causa della rottura della caldaia.

L’uomo, tetraplegico, abita insieme ai suoi genitori nelle case popolari situate in via Rossini. Si tratta di un grande complesso condominiale che si trova alla periferia della frazione brindisina, il quale ospita un centinaio di famiglie. 

Non funzionano neanche i riscaldamenti

Trattandosi di una caldaia a gas a mancare non è solo l’acqua calda, ma l’interno impianto di riscaldamento dell’immobile non funziona. Tale situazione di disagio si somma quindi ai problemi che il disabile deve affrontare quotidinamente a causa del suo stato di salute. I genitori si prendono cura di lui per tutto il giorno, ma in questo periodo manca soprattutto questo servizio essenziale. 

I famigliari e lo stesso interessato avrebbero provato a contattare il Comune di Brindisi per chiedere spiegazioni. Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale Brindisi Time, che ha riportato la notizia e seguito la vicenda, da Palazzo di Città avrebbero risposto che nelle casse comunali non ci sono i soldi necessari a riparare il guasto oppure a sostituire la caldaia. 

Si richiede l’intervento del sindaco

Sulla vicenda è intervenuto anche Pietro Guadalupi (Fratelli d’Italia), già presidente del Consiglio Comunale di Brindisi dal 2016 al 2017 e già Consigliere comunale e Vice Presidente del Consiglio comunale dal 2012 al 2016, il quale sulle sue pagine Facebook ha richiesto l’intervento del sindaco Riccardo Rossi. “È assurdo abbandonare le persone più fragili della nostra città. Il sindaco intervenga e risolva il problema!” – così ha detto Guadalupi.

Adesso non è escluso che sul caso ci siano ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni. Tutta la cittadinanza di Tuturano e gli stessi residenti del complesso abitativo, si sono stretti intorno a questa famiglia che sta vivendo un momento difficile. La frazione brindisina è una piccola comunità che conta poco più di 3.000 abitanti e dista una decina di chilometri dal comune capoluogo. 

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