Era arrivata in condizioni ormai estremamente critiche la signora 52enne che nella giornata di ieri è deceduta presso l’area Covid del Pronto Soccorso dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. La donna è arrivata al nosocomio pugliese intorno alle ore 12:00 ed era anche positiva al Covid-19. Anche i parenti sono giunti nella struttura sanitaria, ma non sono stati fatti entrare nell’area Covid per ovvie ragioni sanitarie e anche perchè contatti stretti di una persona positiva.
Questi ultimi avrebbero insistito di poter vedere la loro congiunta, ma quando i sanitari gli hanno informati che per la donna non vi è stato nulla da fare gli animi si sono scaldati e la situazione è diventata a dir poco pericolosa. I famigliari hanno cercato di entrare con la forza nell’area Covid, poi il figlio della donna deceduta è entrato nell’ambulatorio medico dando un calcio e un pugno in faccia ad un sanitario. A quel punto tempestivo è stato l’intervento di un viglantes che ha cercato di fermare l’esagitato, chiamando subito le forze dell’ordine. In queste ore arrivano numerosi attestati di solidarietà verso il personale medico e la famiglia della persona deceduta.
La solidarietà della Asl
Anche l’Azienda sanitaria locale ha inviato una nota agli organi di stampa, porgendo la solidarietà sia al collega colpito dal figlio della signora deceduta che ai famigliari di quest’ultima. Per l’Ordine dei Medici di Brindisi l’episodio di ieri è di una gravità inaudita. “L’Ordine invita le istituzioni, ognuna per le proprie competenze, a segni tangibili, che vadano oltre gli sterili attestati di solidarietà fini a se stessi, che consentano agli operatori sanitari di svolgere il loro difficile ed impegnativo ruolo in condizioni di sicurezza” – queste le parole dell’assocazione di categoria.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. “Esprimo tutta la mia solidarietà al personale medico per la grave aggressione subita nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi, nell’espletamento delle proprie funzioni, già di per sé gravose.Ai familiari della signora deceduta nel pronto soccorso, ai quali porgo le mie condoglianze, vorrei dire che il giusto dolore della perdita non può tramutarsi in rabbia e violenza nei confronti di qualcuno, e certamente non nei confronti dei medici del pronto soccorso che sono lì per assistere chi ne ha bisogno” – questo il comunicato del primo cittadino del capoluogo di provincia adriatico.
Per motivi di privacy le generalità della signora non sono state rese note. Si sa che quest’ultima era originaria di Brindisi. Nel frattempo sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine, che voglion ofare assoluta chiarezza su quanto avvenuto. Presso il nosocomio di Brindisi ieri sono intervenute diverse pattuglie della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, carabinieri e Polizia Locale.