Capita, a volte, che dopo un match sportivo, anche amichevole, si finisca per arrivare alle parole grosse. Vuoi la rabbia, vuoi la delusione per una sconfitta magari immeritata. Ma ieri sera al Circolo Tennis di Brindisi si è rischiata veramente la rissa, tanto che è dovuto intervenire la Polizia di Stato. Dopo una partita di padel, un’amichevole a coppie miste, uno dei partecipanti ha rinfacciato agli avversari di aver giocato con scarso fair play e di aver lanciato spesso la palla contro la sua compagna.
Da qui ne è scaturita una discussione piuttosto accesa, poi, prima che si arrivasse alle maniere forti è intervenuto il titolare della struttura. Il battibecco ha coinvolto anche un uomo che ha assistito all’incontro. A questo punto la situazione si è fatta piuttosto accesa, e per paura che potesse accadere qualcosa uno dei partecipanti ha chiamato la Polizia di Stato. Gli agenti sono immediatamente intervenuti sul posto segnalato, che si trova poco fuori dal centro storico, tra il rione Minnuta e il Casale, in via Ciciriello.
La lite di pomeriggio
L’alterco è avvenuto intorno alle 18:00 del pomeriggio. Ha destato preoccupazione tra i passanti la presenza di una pattuglia della Polizia fuori dal Circolo Tennis. Secondo alcuni dei contendenti si sarebbe violata una sorta di regola non scritta, secondo la quale un uomo non dovrebbe mai prendere di mira la giocatrice avversaria, questo parlando ovviamente in termini sportivi.
Ma tanto è bastato a far accendere una lite furibonda. Dobbiamo precisare che quando la Polizia è arrivata sul posto segnalato la lite era già scesa a toni molto più miti, questo anche grazie all’intervento del titolare della struttura appunto, Angelo Argentieri, che ha portato a più miti consigli i contendenti.
Adesso si vedrà se la vicenda avrà un seguito nelle aule di un Tribunale. Per far sì che questo accada, anche se pare veramente difficile, ci vuole la denuncia di una delle due coppie. La cosa sembra quindi essersi placata qui. Ma c’è chi ha temuto veramente per la propria incolumità, tanto da chiamare i poliziotti.