La Polizia di Stato di Brindisi è alla ricerca dei malviventi che all’alba di ieri 5 dicembre hanno svaligiato la gioielleria “Della Rocca” situata al rione Santa Chiara, in via Verona. Da quanto si apprende pare, purtroppo, che il danno sia ingente. I ladri hanno sportato oggetti e monili per un valore pari a 300.000 euro. Al danno, si aggiunge la beffa per i titolari dell’attività commerciale, in quanto il danno pare non sia coperto da assicurazione.
I maliventi hanno agito in un orario in cui in strada non c’era quasi nessuno, essendo l’alba. Il furto è stato messo a segno in pochi minuti: uno di loro ha tagliato la saracinesca con una fiamma ossidrica, poi, forse con l’ausilio di un piede di porco i malintenzionati l’hanno sollevata e sono entrati nel negozio. Qui hanno spaccato le vetrine asportando tutto ciò che gli capitava a tiro. Poi una volta usciti dall’attività un’auto li preleva per portarli lontano.
L’auto utilizzata è stata bruciata
I ladri hanno percorso quindi la centralissima via Appia, poi poi proseguire sulla superstrada che collega Brindisi a Taranto, in direzione Mesagne. Proprio in questo frangente sono stati intercettati da una pattuglia dei carabinieri che ha ingaggiato con i malviventi un inseguimento, durante il quale i malfattori hanno lanciato dei chiodi a tre punto sull’asfalto.
Più tardi, intorno alle 7:00, il veicolo veniva trovato in fiamme nelle campagne di Restinco, alle porte di Brindisi. Le indagini sono stati affidate alla Squadra Mobile di Brindisi, che sta tentando i chiudere il cerchio attorno ai ladri che hanno effettuato la spaccata nella gioielleria. I malviventi indossavano giubbotto di colore scuro, jeans, berretto, cappuccio e passamontagna.
Il bottino è composto anche da pietre preziose. Le telecamere installate davanti al negozio hanno comunque ripreso tutta la scena del furto. Sono al vaglio degli investigatori anche tutti gli altri occhi elettronici installati nel percorso cittadino effettuato dai ladri per poter uscire dalla città e dirigersi verso Mesagne. Sulle indagini si mantiene il più stretto riserbo.