Brindisi, condannata a 6 anni e 6 mesi la falsa veggente della Madonna, Paola Catanzaro

Paola Catanzaro, (già Paolo), conosicuta con il nome d'arte di "Sveva Cardinale", è stata condannata a 6 anni e 6 mesi di reclusione dalla Procura della Repubblica di Brindisi per aver truffato alcune vittime che le avrebbero versato grosse somme di denaro. Altre sei condanne.

Brindisi, condannata a 6 anni e 6 mesi la falsa veggente della Madonna, Paola Catanzaro

Sono in tutto sette le condanne che la Procura della Repubblica di Brindisi ha inflitto nell’ambito del processo alla falsa veggente Paola Catanzaro (già Paolo), conosciuta con il nome d’arte di “Sveva Cardinale”. Per la falsa veggente i magistrati hanno stabilito la condanna a 6 anni e 6 mesi di relcusione, mentre a 5 anni è stato condannato il marito della Catanzaro, Francesco Rizzo. La sentenza che ha chiuso il processo di primo grado è stata pronunciata ieri. 

L’inchiesta è scattata negli scorsi anni, grazie anche alla diffusione di alcuni servizi televisivi della trasmissione “Le Iene”, che hanno parlato ampiamente della truffa posta in essere dalla Catanzaro. Paolo Catanzaro, divenuta poi “Sveva Cardinale”, affermava di poter vedere la Vergine Maria in una chiesa di campagna in contrada Uggio, tra il territorio di Brindisi e quello della frazione di Tuturano. Ogni mese qui si organizzava un grande raduno e durante tali eventi la falsa veggente affermava di aver ricevuto messaggi dalla Vergine. La Catanzaro inoltre, approfittando della creduloneria popolare, avrebbe intascato grosse somme di denaro, fino a quando la truffa però non è venuta allo scoperto. 

I guai giudiziari 

Catanzaro venne arrestata nel 2018. Con lei, in primo grado, sono state condannate altre sei persone. Si tratta per l’appunto del marito Francesco, e di altre persone vicine alla falsa mistica. Tre anni sono stati inflitti a Pina Catanzaro, sorella di Paola, due anni a Giuseppe Conte. Per Stefania Casciaro sono stati richiesti 4 anni così come per Anna Casciaro. Un anno e otto mesi di reclusione invece per Anna Picoco.

Un’altra sorella di Paola, Addolorata Catanzaro e Lucia Borrelli sono state invece assolte per non aver commesso il fatto. Alcuni reati per truffa, quelli compiuti fino al 5 dicembre 2013 sono stati prescritti in quanto estinti. Adesso per le vittime del raggiro scatterà comunque la quantificazione del danno, che sarà discusso in sede civile. 

L’autorità giudiziaria ha proceduto inoltre alla confisca di tre polizze assicurative di 6.323, 19.984 e 52.861 euro, nonchè al dissequestro di una somma di denaro pari a 38.233 euro. Le autorità ritengono che attorno alla falsa veggente ci sia stata una vera e propria associazione a delinquere, il cui ruolo di promotore spettava appunto a Paola Catanza, alias “Sveva Cardinale”. 

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