Quello che attraversa in questi giorni la piccola comunità di Tuturano, frazione del comune di Brindisi, è un dolore enorme, un dramma che ha accomunato tutta la cittadina, nessuno escluso. Come abbiamo già detto in altri articoli, il Primo Maggio scorso il giovane calciatore della ASD Leone Soccer Tuturano, squadra che milita in Terza Categoria Puglia, Gianni Sabella, è deceduto a causa di un gravissimo incidente stradale. In queste ore la Procura della Repubblica di Brindisi ha dato il nulla osta e riconsegnato la salma ai famigliari.
L’autorità giudiziaria ha effettuato una ispezione cadaverica sulla salma dello sfortunato giovane: Gianni non è morto a causa di un malore improvviso mentre guidava uno scooter Beverley 125 che aveva preso in presito da un amico (come si era ipotizzato in un primo momento), ma ad ucciderlo sarebbe stato l’impatto contro un segnale stradale. Niente autopsia quindi sulla salma del ragazzo, che sulla due ruote viaggiava assieme alla fidanzata, anch’essa di Tuturano e rimasta ferita ma fuori pericolo di vita. Da ricostruire ancora esattamente la dinamica del sinistro. Tra i primi ad accorrere in suo aiuto quel tragico 1 maggio fu un’operatrice del 118 fuori servizio che percorreva la litoranea sud. Questo pomeriggio 3 maggio si sono svolti i funerali presso la chiesa Maria Santissima Addolorata di Tuturano.
Il dolore di una intera comunità
Quest’oggi in moltissimi hanno voluto rendere l’ultimo saluto a Gianni Sabella. Questa mattina intorno alle ore 13:00 la salma è stata trasferita dalla camera mortuaria dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi presso l’abitazione del ragazzo: ad attendere il feretro c’erano tutti i famigliari, i compagni di squadra della Leone Soccer, amici e conoscenti che si sono voluti stringere attorno all’immenso dolore della famiglia.
Nel pomeriggio, come già detto, alle 17:00 si sono volte le esequie. La chiesa dell’Addolorata questa volta era troppo piccola per poter contenere la folla di gente che ha voluto rendere l’ultimo saluto a Gianni. Molte persone sono rimaste all’esterno della chiesa ascoltando la messa dagli altoparlanti installati sulla struttura. La Santa Messa è stata celebrata dal parroco locale don Antonio Merico e dall’ex sacerdote di Tuturano, don Francesco Funaro.
All’uscita dalla chiesa la salma è stata salutata con un fortissimo applauso, poi mestamente il corteo funebre ha percorso la centralissima via Stazione in direzione del cimitero di Tuturano, distante circa un chilometro dal centro della città. Per tutta la giornata di oggi Tuturano ha osservato il lutto cittadino, con la maggior parte delle attività che non hanno riaperto i battenti se non al termine della cerimonia funebre. Una piccola comunità, Tuturano, segnata profondamente da questa tragedia. Alcuni ragazzi hanno anche realizzato uno striscione in ricordo del giovane deceduto dove vi era scritto “Gianni resterai sempre nei nostri cuori” (con la parola cuori sostituita appunto dal disegno di un cuoricino).
Basti pensare infatti a quanto accaduto un mese fa, il 4 aprile scorso, quando Gianni Sabella svenne in campo dopo un contatto di gioco avuto con un avversario durante una partita di Terza Categoria. Quella volta fu salvato dal medico sociale del San Pancrazio Salentino (squadra ospite), dottor Nino Spagnolo. In quei momenti spettatori e compagni di squadra assistettero con sgomento alle operazioni di soccorso. Gianni poi si riprese e volle anche smentire alla nostra testata, che lo incontrò, di come non si fosse trattato di un doppio arresto cardiaco, come scrissero alcuni giorni locali, ma appunto di un malore subito a causa del contatto di gioco.