Brindisi, 20 positivi in città alla variante indiana del Covid-19

Sta cominciando a farsi preoccupante la situazione nel capoluogo di provincia pugliese. Nonostante i numeri del contagio siano diminuiti, su 119 casi di Covid registrati in città questa settimana, 20 sono riconducibili alla variante "Delta".

Brindisi, 20 positivi in città alla variante indiana del Covid-19

Nelle scorse ore i giornali di tutta Italia hanno puntato l’attenzione sulla situazione che si sta venendo a creare a Brindisi, dove in questi giorni sono stati registrati diversi casi di variante indiana del Covid-19. Fino a ieri si sapeva di 12 casi di infezione provocati dalla mutazione denominata “Delta”, quella appunto che è apparsa per la prima volta in India, e che nel Paese asiatico ha provocato una spaventosa ondata in cui sono morte migliaia di persone al giorno. Quest’oggi l’Asl di Brindisi ha aggiornato i dati pubblicando il consueto bollettino settimanale. 

Secondo quanto riferito dall’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, alla data del 13 giugno in provincia risultano positive al Covid-19 316 persone. Di queste 119 risiedono a Brindisi, e in 20 di loro è stata isolata la mutazione indiana del coronavirus Sars-CoV-2. Purtroppo si deve segnalare che la variante indiana sta provocando gravi sintomi anche nelle persone più giovani. Al momento sono sotto analisi altri campioni di coronavirus per cercare di identificare, tracciare e isolare eventuali altri casi. 

Dominante la variante inglese

Le autorità sanitarie pugliesi hanno comunicato che al momento, nell’intero territorio della Puglia, da ieri in zona bianca, circola in prevalenza la variante “Alpha”, ovvero quella inglese. Ma gli esperti temono che in breve tempo il ceppo “indiano” del Covid possa diventare dominante, andando quindi a sostituire quello “inglese”.

Si tratta di una situazione assolutamente delicata, e potenzialmente esplosiva, questo se si conta che Brindisi ha meno di 100.000 abitanti. Lo stesso presidente della Puglia, Michele Emiliano, ha affermato di essere molto preoccupato per quello che si sta verificando nella città adriatica. “La variante delta ci preoccupa perché potrebbe essere meno sensibile delle precedenti ai vaccini. E potremmo non avere a ottobre l’effetto favorevole dell’immunità di gregge” – così ha spiegato Emiliano. 

La speranza adesso è che il focolaio non si allarghi. Bisogna precisare, questo per dovere di informazione, che i contagiati alla variante indiana del Covid a Brindisi appartengono a due cluster differenti. La mutazione ha provocato fino ad ora un morto: si tratta di un 61enne residente nel capoluogo. La guardia resta quindi davvero altissima, mentre in città proegue spedita la campagna vaccinale. 

 

 

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