Sabrina Amico, una donna di 37 anni, è accusata di omicidio nei confronti di Marco Benzi, il suo ex compagno di 43 anni. Il fatto si è svolto a Cogliate, in Brianza, e probabilmente tutto è nato a seguito di un duro litigio. I due si erano lasciati da poco tempo ma l’uomo non ha preso questa separazione nel verso giusto, tant’è che spesso è stato visto fare avanti e indietro dall’appartamento della donna. Alla fine è proprio lì che troverà la morte, colpito a martellate.
Ad avvisare le forze dell’ordine di quanto accaduto ci ha pensato l’ex marito della donna con la quale è rimasto in buoni rapporti, durante il loro periodo insieme hanno avuto 3 figli. Una volta sentita la ex moglie al telefono si sarebbe recato subito nella sua abitazione dove ha visto l’uomo steso a terra e la donna in stato di choc.
Inutile l’intervento dei soccorritori che hanno fatto il possibile per cercare di rianimare l’uomo. Sabrina Amico invece è stata portata in ospedale poiché, dopo il fatto, ha accusato un malore. In seguito è stata interrogata dagli inquirenti.
La donna al momento non è ancora in stato d’arresto; nel frattempo si cerca di ricostruire la vicenda. Secondo alcune testimonianze dei vicini, i litigi tra la coppia erano frequenti e sempre molto aspri. Da quanto risulta, Benzi si sarebbe recato in mattinata dalla donna ed è proprio in quel momento che sarebbe scoppiata la lite fatale.
Sabrina Amico, a quanto sembra, avrebbe colpito più volte con un martello il suo ex compagno, un colpo inferto alla testa sarebbe quello che alla fine è risultato fatale. Al momento sono in corso gli accertamenti da parte del medico legale: si intende capire se si è trattato di una caso di legittima difesa.
La donna non sarebbe nuova a maltrattamenti da parte dell’ex compagno ma, a quanto risulta, l’uomo non è mai stato denunciato. Ancora non si sa se le irruzioni in casa di Sabrina da parte dell’uomo siano state consensuali. Nonostante non fosse stato denunciato per maltrattamenti, sulla fedina penale di Benzi risultano piccoli precedenti: droga e reati contro il patrimonio. Da verificare se la donna abbia reagito per difendersi o per porre fine alla vita dell’uomo che l’opprimeva.