Brescia, sequestrata in casa per 3 anni e picchiata dal marito: 23enne salvata dai suoceri

Una storia di violenta finita con l'arresto di un 35enne marocchino che per 3 anni ha tenuto sequestrata la moglie in casa, picchiandola sotto uso di stupefacenti.

Brescia, sequestrata in casa per 3 anni e picchiata dal marito: 23enne salvata dai suoceri

Ennesima storia di violenza sulle donne, quella che sto per raccontarvi. Per 3 anni una donna marocchina di 23 anni, madre di un bimbo di 2 , è stata sequestrata in casa dal marito, senza poter uscire dall’abitazione e vedere altre persone. A imporle i divieti, il compagno, 35enne, marocchino, che la considerava una sua proprietà privata. 

Secondo quanto puntualizzato da Brescia Today, la donna, alla quale era stato impedito di imparare l’italiano, all’ennesima violenza è riuscita a scappare, chiedendo aiuto ai suoceri. Sono stati proprio questi ultimi a salvarla., avvertendo i carabinieri di Darfo Boario Terme, che hanno provveduto a far scattanere le manette per l’uomo.

I primi accertamenti

Dai primi terribili accertamenti è emerso che l’uomo teneva la 23enne segregata in casa fin dal loro arrivo in Italia, quindi la giovane non potendo uscire e imparare l’italiano, non avrebbe potuto chiedere aiuto a nessuno. Più volte la 23enne è stata picchiata davanti al bimbo di 2 anni e l’unica sua ancora di salvezza sono stati i suoceri, intervenuti per soccorrerla e per allertare le forze dell’ordine.

Il 35enne è finito in carcere con l’accusa di matrattamenti in famiglia e lesioni personali, aggravati dalla relazione con la vittima. Nel corso di una perquisizione effettuata nell’abitazione, sono stati rinvenuti in un sacchetto 5 grammi di cocaina che l’uomo, spesso, assumeva prima di picchiare barbaramente la donna.

Anche ieri sera, il marocchino, che aveva fatto uso di droga, l’ha aggredita verbalmente e fisicamente, senza motivo, per poi rinchiuderla in una stanza. La 23enne è stata soccorsa, trasportata in ospedale per essere visitata ma sta bene, pur essendo palesemente scossa e impaurita. La ragazza ha confessato ai carabinieri che questi comportamenti erano diventati ancora più frequenti nelle ultime settimane, forse legati ad un maggiore consumo di droga da parte dell’uomo. Presto emergeranno ulteriori dettagli su questa triste storia. 

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