No vaccino, no tirocinio. Ma in questo caso non si tratta di un party e non c’è nulla di divertente. In questo caso, infatti, parliamo di 240 futuri infermieri, iscritti, in piena pandemia, all’Università e di una mail che li mette di fronte ad un bivio. Vi spiego nei dettagli cosa sta accadendo.
Gli studenti della facoltà di infermieristica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno ricevuto una mail dall’ospedale Poliambulanza di Brescia che recita: “Per coloro che non hanno aderito alla campagna vaccinale sarà temporaneamente sospeso il tirocinio professionalizzante”.
Il tirocinio, che va dalle 400 alle 600 ore in base all’anno e che comunque arriva ad un monte complessivo di circa 2000 ore nel triennio, è necessario per conseguire la laurea ed il sunto della mail è : o ti vaccini o non puoi entrare in reparto, fare esperienza e imparare il mestiere.
La posizione dell’ospedale bresciano
Per l’ospedale bresciano il vaccino non dovrebbe essere volontario per i giovani studenti, quindi proprio i futuri infermieri si sono trovati davanti ad un bivio professionale perchè “operare dentro un ospedale senza essere protetti dal Covid non è possibile”. Alessando Triboldi, direttore generale di Fondazione Poliambulanza, ritiene che vaccinarsi sia un dovere e un privilegio far parte di quella popolazione che oggi può ottenere un vaccino anti-Covid.
Triboldi aggiunge: “Non possiamo sapere cosa fanno i nostri studenti fuori dall’ospedale e quindi riteniamo corretto che chi venga a contatto con pazienti venga vaccinato”, concludendo: “Prima di tutto però, per un giovane studente, dire no al vaccino è un insulto nei confronti di un coetaneo che non può ancora vaccinarsi”.
Ma una parte degli studenti non ci sta. Una studentessa chiede: “Non sono una no vax e nemmeno una negazionista, ma perchè devo vaccinarmi per forza quando alcuni medici e infermieri contrattualizzati e operativi nei reparti non hanno aderito al vaccino?”.