Brescia, rifiuta le chiamate al Pronto Soccorso per giocare al PC

Denunciato tramite un video comparso in rete, un uomo rifiuta le chiamate che arrivano al Pronto Soccorso per poter giocare indisturbato al computer. Dopo il rifiuto delle telefonate, l'isolamento dell'intero centralino.

Brescia, rifiuta le chiamate al Pronto Soccorso per giocare al PC

Un comportamento inaudito, proprio come lo definisce Mauro Borelli, il direttore generale dell’Asst Franciacorta. Un uomo che lavora presso il centralino dell’ospedale Mellino Mellini di Chiari, a Brescia, rifiuta per almeno un’ora le chiamate che arrivano al Pronto Soccorso della struttura, per poter così giocare indisturbato al computer che si trova di fronte a lui.

Non è chiaro chi abbia girato il video che sta facendo il giro del web, l’unica cosa certa è che grazie a questo filmato l’uomo in questione è stato denunciato e allontanato dalla struttura. A detta del direttore generale dell’Asst Franciacorta e dei lavoratori presso il Pronto Soccorso, l’uomo non era nuovo a questo genere di attività durante l’orario lavorativo.

I commenti del direttore generale

Filmato da una persona presente al momento del rifiuto delle chiamate, l’uomo intento a giocare al pc durante l’orario lavorativo è stato identificato e allontanato dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Chiari. Così com’era stato precedentemente detto, non si tratta di un infermiere della struttura, ma di un semplice centralinista. Da quanto si apprende, l’uomo ha rifiutato le chiamate che arrivavano in Ospedale per circa un’ora, fino ad arrivare ad isolare l’intero centralino per non ricevere ulteriori telefonate.

A commentare quanto accaduto è stato il direttore generale dell’Asst Franciacorta, Mauro Borelli, che non solo definisce questo comportamento inaudito, ma ci tiene a sottolineare che l’Ospedale Mellino Mellini di Chiari, in particolare il suo Pronto Soccorso, è un’eccellenza da 48mila accessi l’anno, dov’è presente un personale qualificato e professionale. Ecco anche il motivo di tanto sdegno nel sapere che proprio in questa struttura è stata fatta l’orribile scoperta.

Borelli continua affermando che sono stati fatti molti investimenti sulla struttura, e che insieme al Pronto Soccorso si sono preoccupati di avviare un’indagine interna per fare chiarezza sulla situazione e per evitare che si ripeta ancora.

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