Brescia, operaio sequestrato da uomo armato: introvabili

Nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio, un 27enne armato ha sequestrato un operaio di 45enne al termine del suo lavoro. I due sembrerebbero nascosti nei boschi di Gavardo, ma ancora non sono stati trovati.

Brescia, operaio sequestrato da uomo armato: introvabili

Un sequestro ancora avvolto nel mistero quello avvenuto nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso, quando un 27enne di origini nordafricane ha sequestrato un operaio italiano di 45 anni al termine dell’orario lavorativo. Era scoccata da poco la mezzanotte quando l’operaio di Gavardo è uscito dal posto di lavoro e, minacciato con un’arma, è salito sull’auto del sequestratore, sparendo nel nulla.

A lanciare l’allarme è stato un collega dell’operaio che ha assistito alla scena, chiamando così i soccorsi. Nonostante le ricerche siano state fatte per tutta la giornata di ieri, non è stata trovata ancora alcuna traccia della vittima e del suo sequestratore. Questa mattina riprenderanno le operazione di ricerca dopo che, nella serata di ieri, i Carabinieri sono riusciti a trovare l’automobile utilizzata per il rapimento.

Le indagini e la ricerca del sequestratore

L’operaio 45enne è stato sequestrato nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio, ma non si conoscono ancora le cause che potrebbero aver spinto il 27enne a compiere questo folle gesto. I Carabinieri si sentono di escludere tra le opzioni che si possa trattare di un sequestro per estorsione.

Secondo quanto affermato dagli inquirenti, il 27enne sarebbe nascosto con la vittima all’interno dei boschi di Gavardo, nei pressi del lago di Garda, in provincia di Brescia. Proprio in un paese situato nei pressi del bosco, è stata ritrovata l’automobile utilizzata per il sequestro.

Le ricerche, che durante tutta la giornata di ieri non hanno portato ad alcun risultato positivo, sono ricominciate questa mattina, ed ora sono state allargate a tutta la Lombardia. Ieri infatti i gruppi di ricerca hanno setacciato le zone tra Garda e Valsabbia. Sulla vicenda gli investigatori e gli inquirenti mantengono il più totale riserbo, ed il fascicolo contente il caso è ora tra le mani del sostituto procuratore Roberta Panico, che si sta occupando dell’accaduto.

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