Brescia: muore a 4 anni per un’otite degenerata. Respinta da due ospedali

Una bambina di 4 anni è morta per un'otite degenerata a Brescia. La piccola sarebbe stata rimandata a casa da ben due ospedali senza alcun ricovero. Sabato scorso, le sue condizioni sono peggiorate, ed ha lottato per cinque giorni: poi è morta.

Brescia: muore a 4 anni per un’otite degenerata. Respinta da due ospedali

Una bimba di soli quattro anni è deceduta dopo un ricovero d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia. La causa del decesso della bambina sarebbe un’otite degenerata. Sulla tragedia si apre l’ipotesi della malasanità.

Dalle prime informazioni riportate da una testata giornalistica locale, pare che Nicole sia stata rimandata a casa da due ospedali, in due circostanze differenti. La piccola accusava da un mese e mezzo dolori al collo, accompagnati da febbre: sintomi probabilmente d’infezione in atto.

Sabato pomeriggio, Nicole è stata portata dai genitori al Poliambulanza di Brescia, ma i medici avrebbero deciso che non era il caso di disporre un ricovero per la bambina. I genitori – però – non si sono arresi, vista la sofferenza di Nicole, e si sono recati agli Spedali Civili. Qui, la bambina è stata invece ricoverata d’urgenza, in quanto ai medici le condizioni sono sembrate critiche sin da subito.

La bambina, per diversi giorni, è rimasta ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica ma, purtroppo, Nicole non è sopravvissuta ed è deceduta nel pomeriggio del 5 Aprile. Per ora, non è stata fissata la data dei funerali, e i genitori – come ultimo atto d’amore – hanno autorizzato la donazione degli organi della piccola, per salvare altre vite.

La Procura di Brescia ha deciso di aprire un’inchiesta, ma al momento non ci sono indagati. Il procuratore Claudia Moregola sta controllando e seguendo il percorso effettuato in questo mese e mezzo dalla bambina, visitata dai medici dell’Ospedale di Manerbio e alla Clinica Poliambulanza. Inoltre, lunedì sarà eseguita l’autopsia

Le modalità della morte di Nicole hanno indotto il Ministero della Salute all’invio di una task force, composta da ispettori e carabinieri del Nas, nelle strutture che hanno respinto la bambina, in modo da fare luce sulla tragedia. 

L’azienda sanitaria territoriale del Garda, coinvolta nel caso, è intervenuta sulla vicenda dichiarando: “La piccola Nicole è stata visitata presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Manerbio il 30 marzo scorso. Non conoscendo quanto accaduto nei giorni successivi, nel rispetto del dolore dei famigliari, restiamo in attesa delle conclusioni medico legali e delle risultanze della verifica interna già disposta dalla Direzione Aziendale“.

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