Brescia, delitto Elena Casanova: il killer voleva già ucciderla

Assume contorni ancora più macabri il delitto avvenuto ieri sera a Castegnato, in provincia di Brescia, dove una 49enne è stata uccisa a martellate in strada dal suo ex compagno. Il killer, dopo averla assassinata, si è fumato una sigaretta lì vicino.

Brescia, delitto Elena Casanova: il killer voleva già ucciderla

Quando i carabinieri sono arrivati per arrestarlo lui, Ezio Galesi, non ha opposto resistenza. Si tratta dell’assassino di Elena Casanova, la 49enne uccisa a martellate in strada a Castegnato (Brescia) nella prima serata di ieri dal suo ex compagno, di dieci anni più grande, che da un anno la perseguitava dopo la fine della loro relazione. Galesi non accettava che la moglie si fosse separata da lui. Si era promesso di ucciderla, Elena, così ha raccontato davanti agli inquirenti l’arrestato.

Ed emergono dettagli ancora più sconcertanti. Un vicino di casa ha affermato che il killer, una volta uccisa la vittima, abbia chiamato la figlia dicendole che aveva ucciso la madre. “Ho fatto il mio dovere” – così avrebbe detto il Galesi alla figlia. Il vicino ha raccontato tali dettagli alla testata giornalistica Fanpage. L’omicida, dopo aver compiuto il misfatto, sarebbe rimasto impassibile e si sarebbe anche fumato una sigaretta lì vicino.

Interrogatorio nella notte

“In quel momento la volevo uccidere. Perché tanta violenza? Perché c’erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda. È stato un raptus” – queste sarebbero state le parole che Ezio Galesi avrebbe pronunciato una volta interrogato dal pm di Brescia, Claudio Pappalardo

La donna risiedeva a Castegnato, dove era molto conosciuta. Tutti la ricordano come una bravissima persona. Chi la conosceva bene ha affermato che la donna non meritava tanta crudeltà e che aveva già avuto un’esistenza difficile. Altri vicini la ricordano come una ragazza speciale. 

Galesi, di 59 anni, ha raccontato e confermato di aver avuto una relazione con la vittima che appunto si era conclusa un anno fa. “L’ho incrociata ieri in un negozio a Castegnato e poi sono andato ad aspettarla fuori casa” – così ha dichiarato. Terribile la dinamica del delitto ricostruita dagli investigatori. Lui sarebbe arrivato sul posto in sella ad una bici. Alla vista di Elena, che si trovava in auto, con il martello avrebbe spaccato il finestrino per poi cominciare a colpirla con la stessa arma. Diversi sono stati i colpi inferti alla povera Elena. La donna lascia uan figlia di 17 anni.

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