Brescia, da 7 settimane dorme in macchina perchè ha paura dei vicini di casa

Dopo aver ricevuto minacce di morte e scherzi di cattivo gusto da parte dei vicini di casa, decide di dormire in macchina per paura: "rimango dove la telecamera mi possa vedere, se mi succede qualcosa almeno sanno chi è stato".

Brescia, da 7 settimane dorme in macchina perchè ha paura dei vicini di casa

Era il 24 aprile scorso quando la signora Loriana, residente a Villanuova sul Clisi in provincia di Brescia, ha dormito per la prima notte all’interno della sua macchina in un parcheggio pubblico perché potesse essere costantemente controllata dalle telecamere della zona. Ad obbligarla a prendere questa estrema decisione, sono stati i comportamenti violenti dei suoi vicini di casa, una famiglia di sette persone che risiede nell’appartamento sotto a quello della 61enne, in una palazzina dell’Aler.

Da cinque anni i vicini di casa hanno tormentato la donna con scherzi di cattivo gusto e con minacce di morte, fino a quella giornata nell’aprile scorso, quando la signora Loriana ha trovato per l’ennesima volta le ruote della sua macchina tagliate. Da qui è partita la decisione di rimanere a dormire all’interno sua Fiat 600 durante la notte, mentre nel resto della giornata è impegnata a lavorare presso la casa di riposo della zona. “Rimango sotto ad una telecamera del parcheggio” ha affermato Loriana, “così se mi succede qualcosa sanno chi è stato“, conclude.

La battaglia di Loriana

Sono ormai passati cinque anni da quando l’incubo di Loriana ha avuto inizio, e prima di arrivare alla drastica decisione di rimanere a dormire nella sua macchina, la donna ha provato a chiedere aiuto a tutti. La 61enne ha sporto numerose volte denuncia per minacce di morte e aggressione contro i vicini di casa, che ha portato uno dei componenti della famiglia ad essere ammonito da parte del questore, ma questo non è bastato perché quegli individui smettessero i compiere quelle terribili azioni.

Sempre di cinque anni fa è stato concesso alla donna, da parte dell’Aler (l’Agenzia Lombarda per l’Edilizia Residenziale), di poter cambiare alloggio, ma da quel giorno il suo trasferimento non è mai avvenuto.

La storia di Loriana è stata raccontata dal Giornale di Brescia, per portare sotto ai riflettori una quotidianità che forse in molti già conoscevano ma che nessuno sta provando a sistemare.

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