Brescia, coro di bambini dell’oratorio San Giovanni Bosco intonano: "Vesuvio erutta tutta Napoli è distrutta"

Un recente episodio di discriminazione avvenuto a Ghedi, provincia di Brescia, ha scosso l'opinione pubblica. Durante una festa presso l'oratorio San Giovanni Bosco, i bambini presenti hanno cantato una canzone con versi offensivi nei confronti di Napoli.

Brescia, coro di bambini dell’oratorio San Giovanni Bosco intonano: "Vesuvio erutta tutta Napoli è distrutta"

Recentemente, un evento inverosimile si è verificato a Ghedi, provincia di Brescia, suscitando sconcerto e indignazione. Durante una festa organizzata presso l’oratorio San Giovanni Bosco, i bambini presenti hanno cantato una canzone con versi offensivi nei confronti di Napoli, causando una reazione di protesta da parte dei genitori. Il parroco dell’oratorio si è dissociato dall’episodio, sottolineando l’importanza dell‘integrazione e della solidarietà tra le diverse comunità.

Nell’ambito del Grest, il centro estivo organizzato dalle parrocchie locali per i bambini, il 30 giugno si è tenuta una festa di chiusura. Durante l’evento, un gruppo numeroso di ragazzini, accompagnati da alcuni animatori adolescenti, ha intonato una versione modificata della famosa canzone “Freed From Desire“, includendo riferimenti offensivi nei confronti di Napoli. Questo spiacevole episodio è stato documentato in un video che è stato successivamente diffuso tra i genitori dei partecipanti tramite WhatsApp.

I genitori, giustamente indignati per il comportamento dei loro figli e per il mancato intervento degli educatori presenti, hanno sollevato la questione e manifestato il loro disappunto. Il parroco dell’oratorio, intervistato da Il Giorno, ha preso le distanze dall’episodio, affermando di non essere a conoscenza dell’accaduto né del video. Ha definito l’evento come qualcosa da stigmatizzare, sottolineando che l’oratorio promuove invece una cultura di integrazione e accoglienza nei confronti delle persone provenienti da diverse parti del paese, inclusi i lavoratori migranti meridionali.

L’incidente di Ghedi pone l’accento sulla necessità di educare i giovani alla tolleranza, al rispetto e all’accettazione delle diversità culturali. È importante che i bambini e gli adolescenti comprendano l’importanza di evitare comportamenti discriminatori, che possono danneggiare profondamente le persone e le comunità coinvolte. Gli educatori hanno un ruolo fondamentale nel promuovere questi valori e nel garantire un ambiente inclusivo e sicuro per tutti i partecipanti.

La diversità culturale è un elemento prezioso e arricchente della nostra società. L’incontro tra persone provenienti da diverse regioni e culture favorisce lo scambio di idee, la crescita personale e la costruzione di relazioni solide. È necessario che i giovani imparino fin da piccoli a riconoscere e apprezzare questa diversità, per contribuire a un futuro migliore basato sull’uguaglianza e sulla solidarietà.

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