Brescia: bimba di un anno muore azzannata dai pit bull di casa

E' successo ieri mentre giocava nel giardino della propria casa, a Flero (BS). Non è ancora chiaro cosa abbia fatto scattare il raptus ai due cani. Indagato il nonno per non aver custodito la bambina

Brescia: bimba di un anno muore azzannata dai pit bull di casa

Una piccola di appena un anno di vita è morta dopo che due pit bull (non rottweiler come riferito dalle prime notizie) l’hanno azzannata. La tragedia è successa ieri, 17 settembre a Flero, un piccolo comune in provincia di Brescia.
La bambina stava giocando, come spesso accadeva, nel giardino di casa lo stesso dove due cani, appartenenti alla famiglia, avevano il loro spazio di vita. Abituati a condividere lo stesso terreno, forse anche a giocare insieme, ieri però qualcosa è scattato, il gioco si è fatto pesante e hanno azzannato la bambina fino al punto di ucciderla.

Il nonno della piccola, secondo quanto sono riusciti a ricostruire i carabinieri, avrebbe cercato di separare i due cani dalla nipotina per proteggerla e salvarla, ma anche lui è stato morso. Gli stessi militari per riuscire ad entrare in giardino e fermare i due pit bull hanno dovuto abbatterli.

La mamma della bambina è una giovane di nazionalità italiana, 22enne, il papà, di origini albanesi, lavora in Germania. Nessuno dei due genitori era in casa quando è stata aggredita dai due cani, soltanto il nonno ha assistito, impotente, alla tragedia avvenuta nel giardino di una villetta a schiera nella periferia del piccolo comune bresciano.

Ora il nonno materno è ricoverato all’ospedale, ma i sanitari hanno comunicato che non è in pericolo di vita. Anche la madre è ricoverata all’ospedale sotto shock per l’accaduto. I vicini di casa raccontano che “Solo il papà della bambina sapeva gestire quei due cani. In passato i due pit bull avevano già aggredito altri cani del paese, ma mai persone.

Qualcosa ha fatto scattare il raptus agli animali, ma non è chiaro che cosa. La Procura di Brescia ha avviato un’inchiesta per omicidio che sarà guidata dal sostituto procuratore Roberta Panico. Al vagliando ci sarebbe la posizione del nonno della piccola per omessa custodia della bambina.

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