Brescia: assegnato alla memoria di Nadia Toffa il Grosso D’oro

A ritirare il premio c'è stata la sorella della conduttrice, Silvia Toffa, al teatro sociale della città di Brescia. È stato assegnato a Nadia Toffa questo prestigioso premio per il fatto che è stata una giornalista unica.

Brescia: assegnato alla memoria di Nadia Toffa il Grosso D’oro

La città di Brescia ha deciso di assegnare un premio rilevante alla figura di Nadia Toffa, per ricordare una giornalista unica le cui inchieste sono state fondamentali. Alla memoria della conduttrice bresciana è stato assegnato un riconoscimento di grande importanza, come è il caso del Grosso d’oro.

Si tratta di un premio che si distingue per essere uno dei massimi riconoscimenti per quanto riguarda il Premio Bulloni, che ha tra i suoi temi anche la bontà. Il riconoscimento della bontà nella città di Brescia venne istituito all’inizio degli anni Cinquanta, con l’intento di ricordare l’avvocato Piero Bulloni.

Il premio consegnato alla sorella di Nadia Toffa

Ci sono stati momenti di commozione nel ricordare di Nadia Toffa che non verrà dimenticata mai grazie al suo straordinario lavoro e alla sua umanità. A ritirare il premio c’è stata la sorella Silvia Toffa, arrivata al teatro sociale di Brescia per ricevere questo riconoscimento. È stata specificata la motivazione quando si è definita la Toffa come giornalista e conduttrice televisiva molto popolare.

Va data maggiore evidenza a questa iniziativa che permette di ricordare persone che si sono distinte per il loro impegno. Non bisogna dimenticare che Nadia Toffa ha fatto la gavetta vera e propria, partendo dalle emittenti locali fino ad arrivare al grande e sudato successo. Venerdì 20 dicembre non può essere considerata una giornata come le altre e, al fianco di Silvia Toffa, c’era il sindaco.

Si sono ricordate di Nadia Toffa la caparbietà, la bravura, il suo brio e la preparazione che sono stati determinanti per farla diventare uno dei volti più amati e apprezzati in trasmissioni di successo proposte sulle emittenti nazionali. Un’altra motivazione di questo premio si ritrova nel fatto che viene considerata come “una donna votata alla comunicazione”; infine ha combattuto il male con carica umana, fiducia nella medicina e tempra.

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