Brescia, arrestato il medico di un pronto soccorso: avrebbe indotto la morte in pazienti Covid

La misura cautelare è stata eseguita dal nucleo Nas dei carabinieri, l'uomo avrebbe intenzionalmente provocato il decesso dei pazienti somministrando farmaci anestetici e bloccanti neuromuscolari. Tre salme sottoposte ad autopsia.

Brescia, arrestato il medico di un pronto soccorso: avrebbe indotto la morte in pazienti Covid

Quella che arriva da Brescia è una notizia che lascia davvero senza parole. Secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, un medico di un pronto soccorso della provincia avrebbe provocato intenzionalmente la morte di alcuni pazienti affetti da Covid-19, almeno due secondo gli inquirenti.

Gli episodi risalirebbero allo scorso mese di marzo 2020 e le indagini sono cominciate nel maggio dello stesso anno. Un’inchiesta lunga e complessa, che ha dovuto accertare le responsabilità del sanitario in questione, le cui generalità non sono state rese note per motivi di privacy. Dalle carte degli inquirenti si legge che in questi pazienti deceduti, si è riscontrato un repentino e inspiegabile aggravamento delle loro condizioni di salute. 

Tre salme sono state riesumate e sottoposte ad autopsia. Le indagini sui corpi hanno permesso di stabilire che, in una di loro, erano presenti le tracce di farmaci anestetici e miorilassanti comunemente usati per le procedure di intubazione e sedazione del malato. Secondo quanto riferisce TgCom24, questi medicinali, se usati in maniera inappropriata e in dosi eccessive possono anche provocare la morte del paziente. I Nas hanno scoperto che nelle cartelle cliniche dei pazienti la somministrazioni di tali farmaci non risultava, per cui per il medico si ipotizza anche il reato di falso in atto pubblico

Medico ai domiciliari

Dopo aver chiuso le indagini a suo carico, i carabinieri si sono presentati a casa dell’indagato con un mandato di arresto per omicidio in regime di domiciliari. Per gli inquirenti almeno due pazienti sarebbero morti proprio a causa dei farmaci somministrati dal medico. I militari dell’Arma e l’autorità giudiziaria hanno posto agli arresti il soggetto in modo che quest’ultimo non possa reiterare i reati di cui è accusato. Tra l’altro, a marzo del 2020, tutti gli ospedali italiani, inclusi quella della provincia di Brescia, erano sotto pressione a causa della prima ondata di Covid-19. 

Sul caso comunque continuano le indagini: i carabinieri vogliono davvero vederci chiaro su quello che è successo nel bresciano. Vista la delicatezza della vicenda il nome della struttura sanitaria dove sono avvenuti tali episodi non è stato reso noto. Si tratta di una vicenda molto particolare, su cui non è escluso che possano emergere ulteriori particolari nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni. Gli accertamenti di medicina legale sui corpi dei pazienti deceduti sono stati ordinati dalla stessa autorità giudiziaria. 

 Il medico ha dunque somministrato a pazienti Covid medicinali idonei a provocare una letale depressione respiratoria. Questa, in sostanza, è l’accusa mossa nei suoi confronti. Per il sanitario è scattata la misura cautelare anche al fine di scongiurare l’inquinamento delle prove raccolte a suo carico. Una vicenda, quest’ultima, che sicuramente è destinata a far discutere. 

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