Brescia, abusi sessuali su bambina di 8 anni: arrestato il maestro delle elementari

Sarebbe l'insegnante delle scuole elementari ad aver abusato di una sua alunna di 8 anni. L'arresto è scattato davanti a tutti i bambini in classe. Ecco le parole del maestro.

Brescia, abusi sessuali su bambina di 8 anni: arrestato il maestro delle elementari

In questi giorni sono scattate le manette ad un maestro delle scuole elementari in Valsabbia, nel bresciano. A denunciarlo sono stati i genitori di una sua alunna di 8 anni, che ha raccontato i dettagli di attenzioni morbose e palpeggiamenti per mano dell’uomo. Gli abusi sono iniziati mesi fa, ma solo negli ultimi giorni la bambina ha avuto il coraggio di parlarne con i genitori.

L’arresto è avvenuto durante l’orario scolastico, di fronte a tutti i bambini delle elementari. L’insegnante è stato arrestato in flagranza di reato, ed ora si trova in carcere mentre attende che inizi il processo che lo vede colpevole di abusi su minore. La nostra legge infatti considera i palpeggiamenti una vera e propria violenza sessuale.

Il racconto della bambina

Sono passati mesi da quando la bambina di appena 8 anni ha iniziato a subire attenzioni morbose dal suo maestro, insieme a palpeggiamenti continui, ma solo ora è riuscita a raccontare i terribili fatti ai genitori. Non appena il padre e la madre hanno ascoltato la sua storia, hanno subito denunciato l’insegnante in questione.

L’arresto del maestro, 40 anni, è avvenuto dopo un’attenta analisi del racconto fatto dalla piccola alunna. I genitori sin dall’inizio non hanno avuto dubbi riguardo la veridicità delle sue parole, poichè troppo dettagliate perchè fossero inventate o frutto della sua fantasia. Non appena gli inquirenti hanno a loro volta ascoltato le stesse parole, hanno anche loro constatato sin dal primo incontro che quelle fatte dall’insegnante in questione fossero delle vere e proprie molestie.

L’insegnante è finito in manette, ma continua a proclamarsi innocente. Il 40enne si trova presso il carcere di Canton Mombello, mentre aspetta l’inizio del caso in mano al sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo. L’uomo però, nonostante le accuse pesanti che gli sono state rivolte, continua ad urlare a sua innocenza.

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