Brescia: 19enne ricoverato in terapia intensiva per complicazioni legate al Covid

Un 19enne è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Poliambulanza di Brescia per complicazioni legate al Covid che continua a mietere vittime, con forte aumento dei contagi tra i giovani.

Brescia: 19enne ricoverato in terapia intensiva per complicazioni legate al Covid

Il Corriere della Sera riporta una notizia che arriva da Brescia, una delle province in cui, da diversi giorni a questa parte, si registra il più alto numero di contagi. Qui un diciannovenne è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Poliambulanza, intubato. Il giovane è arrivato in ospedale con gravi complicazioni legate al virus. 

Insieme a lui, nel reparto di rianimazione della struttura bresciana, ci sono altri 3 pazienti di 40 anni, su un totale di 15 persone in rianimazione….segno, questo, che il Covid non risparmia i giovani. 

Contagi in forte aumento nel Bresciano e in Lombardia

Ieri nel Bresciano che è tra le zone più critiche da diversi giorni, sono stati registrati oltre 1114 casi. Già la settimana scorsa l’intera provincia era stata inserita in zona arancione rafforzata che da oggi è stata estesa dal presidente Attilio Fontana a tutta la Lombardia.A preoccupare è la variante inglese, presente nel 64% dei casi, come dichiarato dalla vice presidente Letizia Moratti, che sta contribuendo ad abbassare l’età media dei contagiati. Per la provincia di Brescia, il consulente del piano vaccinale Guido Bertolaso, aveva parlato espressamente di terza ondata.

Antonio Pesenti, primario del Policlinico di Milano e coordinatore della rete di Rianimazione della Lombardia si è, invece, espresso sulla situazione degli ospedali del territorio dicendo, all’agenzia Adnkronos che i medici degli ospedali lombardi stanno ricoverando più di 100 nuovi pazienti al giorno. 

L’equivoco di fondo è ancora quello di credere che il Covid colpisca più che altro gli anziani e le persone con patologie ma i fatti stanno smentendo queste illusioni. Complici le varianti, il virus è molto aggressivo e contagioso, con inevitabili ripercussioni sugli ospedali che si trovano ad affrontare una situazione difficile, continuando comunque a gestire le nascite, le attività cardiovascolari, gli interventi oncologici. Capiamo bene la gravità di tutto ciò.

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