Il primo bilancio dei feriti a causa delle piccole “bombe” fatte esplodere per festeggiare il 2018 è di 35 feriti, considerando soltanto Napoli e dintorni. Festeggiare il Capodanno è qualcosa di irrinunciabile e più forte è il botto, più grande è il saluto all’anno nuovo.
Tra i feriti c’è un bambino, un piccolo di 8 anni appena, che si ritrova ad iniziare il 2018 con problemi alla mano destra causati dallo scoppio di un petardo. A Napoli 22 persone sono finite in pronto soccorso per ferite da scoppio di botti, a queste se ne aggiungono altre 13 della provincia. Un giovane di 23 anni ha perso due dita della mano destra, un altro di Castel Volturno, un giovane di 27 anni, sta rischiando di perdere l’occhio destro. Ricoverato per lesioni in varie parti del corpo, braccio e nuca, un uomo di 52 anni di Casavatore. Anche a Portici, sempre in provincia di Napoli, un 49enne si è ritrovato con ustioni in diverse parti del corpo.
Se andiamo a confrontare i dati tra i festeggiamenti di quest’anno e quelli dello scorso anno a Napoli e provincia, il numero dei feriti è in calo, 11 di meno, è evidente che il lavoro delle forze dell’ordine con controlli a tappeto al fine di scovare i rivenditori abusivi che spesso vendono “grandi botti” molto pericolosi, come quello di quest’anno “Kim ‘o coreano”, sta portando dei buoni risultati.
Paura anche a Torino in via delle Querce 27, quando verso mezzanotte, ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta che ha generato feriti, panico e danneggiamenti vari: quattro auto parcheggiate, vetri di trenta abitazioni in frantumi, quattro persone ferite con le schegge. Un marocchino di 17 anni ha una ferita lacero-contusa alla mano sinistra, guaribile in 12 giorni; 12 giorni anche per un 61enne italiano che ha riportato abrasioni e ustioni alla gamba destra; al pronto soccorso con ferite minori anche un 83 italiano e una 45enne marocchina.
I vigili del fuoco insieme agli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Torino, sono intervenuti immediatamente. Grazie al loro lavoro sono stati raccolti per tempo, e posti sotto sequestro, 12 ordigni esplosivi creati artigianalmente ed altro materiale, per un totale di 546 grammi di polvere pirica.