Bonus economico per chi chiama il figlio come il santo patrono della città: è polemica

L'associazione "Maria Santissima della Bruna" di Matera ha lanciato un'iniziativa che prevede un contributo economico per i genitori che chiameranno i loro figli "Eustachio", nome del santo patrono della città, nel 2024.

Bonus economico per chi chiama il figlio come il santo patrono della città: è polemica

In una mossa che ha suscitato tanto interesse quanto dibattito, l’associazione “Maria Santissima della Bruna” di Matera ha lanciato un’iniziativa senza precedenti. I genitori che nel 2024 sceglieranno di chiamare i propri figli “Eustachio“, in onore del santo patrono della città, riceveranno un contributo economico. Questa proposta originale è stata annunciata attraverso un post sulla pagina FacebookFesta della Bruna“, evidenziando l’intenzione di promuovere le tradizioni locali e la devozione verso Sant’Eustachio, oltre a mantenere vivi i nomi tipici della cultura materana.

L’associazione, che si dedica al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico-religioso, culturale e sociale di Matera, ha sottolineato l’importanza di questo gesto come un ringraziamento ai genitori per la loro volontà di perpetuare il nome del santo patrono. Tra gli obiettivi principali dell’associazione figura anche l’organizzazione dei festeggiamenti per i due patroni della città, Maria Santissima della Bruna e Sant’Eustachio, celebrati rispettivamente il 2 luglio e il 20 settembre.

Nonostante le buone intenzioni, l’iniziativa ha generato polemiche e discussioni sui social network e nei gruppi cittadini. Alcuni utenti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità di una rinnovata imposizione di nomi per motivi economici, paragonando la situazione a pratiche del periodo fascista, quando venivano incentivati nomi che omaggiavano il regime. Altri commenti hanno espresso disgusto per quello che considerano un passo indietro rispetto ai progressi culturali e sociali.

Tuttavia, c’è anche chi guarda all’iniziativa con favore, sperando che il nome venga scelto per genuina devozione piuttosto che per il beneficio economico. In risposta alle polemiche, l’associazione “Maria Santissima della Bruna” ha preferito non rilasciare ulteriori dettagli, probabilmente nella speranza di placare gli animi e non alimentare ulteriori dibattiti.

L’iniziativa di Matera solleva questioni importanti su tradizione, innovazione e l’equilibrio tra il valore culturale di un nome e le implicazioni economiche di una scelta così personale. Resta da vedere come questa proposta verrà accolta dalla comunità nel corso dell’anno e se riuscirà a raggiungere l’obiettivo di rafforzare i legami con le radici storiche e culturali della città, o se diverrà un punto di frizione all’interno della comunità materana.

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