Bolzano: il corpo di Laura Perselli riaffiora dalle acque dell’Adige

Il corpo senza vita di Laura Perselli, stamattina, intorno alle 11-11:30 è riaffiorato dalle acque dell'Adige. Una svolta essenziale per iniziare a far luce sul giallo dei coniugi Neumair che ha lasciato con il fiato sospeso l'Alto Adige.

Bolzano: il corpo di Laura Perselli riaffiora dalle acque dell’Adige

Dalle acque dell’Adige, stamattina, è riaffiorato il corpo di Laura Perselli, la moglie di Peter Neumair e la madre di Benno, accusato di aver ucciso i genitori ed averne occultato i cadaveri. Da quanto si apprende, i resti sono stati ritrovati tra gli abitati di San Floriano e Laghetti, a sud di Bolzano, tra Vadena ed Egna. 

A facilitare il ritrovamento il livello delle acque dell’Adige, abbassatosi di una trentina di centimetri, grazie agli interventi programmati da Alperia Green Power sulle dighe di Glorenza, Naturno, Tel, Marlengo, Lane e Brunico, che hanno ridotto la portata del fume, limitando il deflusso delle dighe a monte che lo alimentano, in modo da faciitare le ricerche, con la speranza di poter localizzare anche il corpo di Peter Neumair, nella giornata di oggi.

Il ritrovamento del corpo

Il ritrovamento del cadavere della donna è avvenuto verso e 11:30. Come sperava la Procura di Bolzano, le centinaia di sub e di vigili del fuoco volontari, dispiegati lungo tutto il corso del fiume tra il ponte di Vadena e la diga di Mori, hanno individuato il corpo che gli inquirenti, sulla base di alcuni elementi non ancora resi noti, hanno riconosciuto essere quello di Laura Perselli, avvisando i parenti. 

I carabinieri e la Protezione civile hanno messo in sicurezza l’intera area e sul posto è accorso il medico legale in quanto, di fondamentale importanza, sarè l’effettuazione dell’autopsia sul cadavere della donna.

A confermare che si tratta proprio di Laura Perselli è Carlo Bertacchi, difensore di Madè Neumair, sorella di Benno, 30enne accusato del duplice omicidio e dell’occultamento dei cadaveri dei due genitori, rinchiuso, in isolamento, da una settimana, nel carcere di Bolzano, Questa sarebbe una svolta essenziale per iniziare a far luce sul giallo che tiene l’Alto Adige con il fiato sospeso ormai da un mese. Speriamo che il fiume restituisca anche il corpo di Peter.

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