Bolzano, due neonati prematuri deceduti: in corso accertamenti su possibile infezione batterica

Due neonati prematuri sono deceduti nel reparto di terapia intensiva neonatale di Bolzano; le prime indagini ipotizzano un’infezione da batterio Serratia, mentre le autorità sanitarie adottano misure precauzionali per proteggere gli altri pazienti.

Bolzano, due neonati prematuri deceduti: in corso accertamenti su possibile infezione batterica

Un evento drammatico ha colpito l’ospedale di Bolzano, nel quale due neonati prematuri sono deceduti nel giro di poche ore nel reparto di terapia intensiva neonatale. Secondo quanto riportato da Rai Sudtirol, uno dei bambini è deceduto martedì, mentre l’altro nella notte di mercoledì.

I piccoli pazienti erano nati da poche settimane e giorni, e si trovavano sotto stretto monitoraggio a causa della loro prematurità. Dalle prime verifiche mediche emerge che le morti potrebbero essere correlate a un’infezione batterica, e in base alle informazioni raccolte da Dolomiti.it, il batterio sospettato sarebbe la Serratia.

Questo ha spinto il personale sanitario a valutare il trasferimento degli altri neonati presenti nella terapia intensiva neonatale in reparti separati, con l’obiettivo di ridurre il rischio di esposizione all’infezione. Contestualmente, è stata avviata la procedura di profilassi e si stanno discutendo ulteriori misure precauzionali per garantire la sicurezza dei pazienti più vulnerabili.

Le autorità ospedaliere potrebbero fornire aggiornamenti ufficiali nel corso di una conferenza stampa prevista per il pomeriggio. La Serratia è un batterio relativamente comune negli ambienti ospedalieri, ma può rappresentare un rischio significativo per individui con sistema immunitario indebolito, come i neonati prematuri. Questo microrganismo può infettare diverse aree del corpo, tra cui le vie respiratorie, il tratto urinario e le ferite chirurgiche.

In alcuni casi, può determinare complicazioni gravi come sepsi o infezioni cardiache. L’esposizione a procedure invasive, come l’applicazione di cateteri o altri dispositivi medici, aumenta la possibilità di contrarre l’infezione, rendendo necessaria una gestione particolarmente attenta dei piccoli pazienti in terapia intensiva neonatale.

Al momento, le autorità sanitarie locali stanno coordinando interventi mirati per contenere la possibile diffusione del batterio e garantire la massima sicurezza ai neonati ancora ricoverati. Il personale medico ha già predisposto il trasferimento dei bambini in reparti separati e sta monitorando attentamente le condizioni cliniche di ciascun piccolo paziente.

Le strutture ospedaliere coinvolte hanno sottolineato l’importanza di mantenere la calma, evidenziando come le misure di prevenzione siano già in atto e vengano costantemente aggiornate in base agli sviluppi dell’indagine. L’episodio evidenzia quanto la gestione dei neonati prematuri in terapia intensiva richieda protocolli rigorosi e continui controlli sanitari, soprattutto in presenza di infezioni potenzialmente pericolose. Gli aggiornamenti ufficiali sull’identificazione del batterio e sulle procedure di sicurezza saranno comunicati nelle prossime ore, mentre il personale ospedaliero continua a seguire scrupolosamente ogni indicazione per tutelare la salute dei pazienti più fragili.In questo contesto, la priorità resta garantire assistenza continua e prevenzione dell’infezione, mantenendo sotto stretto controllo la situazione all’interno del reparto e adottando tutte le precauzioni necessarie per salvaguardare i neonati ricoverati. 

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