Qualche giorno fa, il Consiglio di istituto dell’Istituto Comprensivo 20 di Bologna tramite delibera aveva autorizzato le benedizioni pasquali dei parroci ai tre plessi della scuola: il Carducci, il Rolandino e il Fortuzzi.
Ma un gruppo di genitori e di insegnanti insorgono, facendo ricorso al Tar. Dalle parole ai fatti: all’annuncio dato domenica scorsa su Bologna Sette, l’inserto domenicale bolognese dell’Avvenire, è seguito il ricorso vero e proprio, suscitando non poche polemiche all’interno dell’ambiente curiale.
Questo gruppo, composto da 11 insegnanti e 7 genitori degli alunni dell’istituto, hanno infatti deciso di ricorrere alle vie legali per protestare contro questa delibera – passata con 2 soli voti contrari – che prevedeva la possibilità, da parte degli alunni e solo se accompagnati dai genitori, di effettuare la consueta benedizione pasquale all’interno delle strutture dell’istituto, in orario extrascolastico.
La delibera non è andata giù a questo gruppo di genitori e insegnanti, per una serie di motivi. Innanzitutto, “la laicità e aconfessionalità dello Stato, che fa sì che i riti religiosi, come la benedizione pasquale, debbano avvenire al di fuori degli spazi pubblici”; inoltre, secondo il portavoce del gruppo, il Consiglio d’Istituto “si è arrogato un potere che non ha, non chiedendo nemmeno un parere al Collegio dei docenti”, oltre al fatto che nella delibera “non vengono specificati tempi e luoghi nei quali tale cerimonia andrà svolta“.
Ma la questione principale, secondo il gruppo composto da alcuni genitori ed insegnanti, è che “anche se questa cerimonia avviene in orario extrascolastico ed è del tutto facoltativa, rappresenta una forma di discriminazione dei componenti della comunità scolastica in merito alla partecipazione ad un’attività da questa deliberata in base alle proprie idee religiose; la benedizione pasquale, inoltre, non costituisce attività didattica o culturale e non è quindi classificabile come attività scolastica, e nemmeno extrascolastica”.
Il ricorso, che sarà discusso nelle prossime settimane, sicuramente non mancherà di suscitare polemiche, da una parte o dall’altra.