Bologna: rave party illegale al parco, in decine senza mascherina assembrati

L'episodio si è verificato domenica 25 aprile a Villa Angeletti. Le foto e i video della festa abusiva hanno circolato anche sui social. Depositata una denuncia alla Procura della Repubblica da parte del Codacons, il sindaco è furioso per quanto avvenuto.

Bologna: rave party illegale al parco, in decine senza mascherina assembrati

Sta facendo discutere quanto avvenuto a Bologna nella giornata del 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione, quando tantissimi giovani, pare provenienti da diverse parti d’Italia, si sono dati appuntamento a Villa Angeletti. Qui era stato organizzato un rave party illegale, nel pieno sfregio della normativa anti Covid. Le immagini parlano chiaro: i ragazzi erano assembrati, la maggior parte di loro non indossava la mascherina, dispositivo di protezione individuale utile a proteggersi dai contagi.

A denunciare l’accaduto è stato per primo il consigliere di Fratelli D’Italia, Galezzo Bignami, il quale ha visto i video che venivano pubblicati sui social. L’uomo intende portare la vicenda all’attenzione dei vertici del Governo nazionale, in particolare alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. “A Bologna vale questa regola, a qualcuno è consentito fare tutto, a qualcuno non è consentito fare nulla. Mi piacerebbe vedere la ministra Lamorgese da queste parti, anche perché non c’è nessuno che sta impedendo questa roba” – così ha detto Bignami alla stampa nazionale.

Presentata una denuncia in Procura

Nel frattempo la Polizia di Stato, avendo appreso quanto accaduto, ha provveduto a denunciare 300 giovani che hanno partecipato al rave party e sono state rimosse anche 18 auto utilizzate dai partecipanti per raggiungere il parco. Secondo quanto riferisce l’Ansa, pare che il rave party sia stato organizzato, e sui social erano apparsi degli avvisi in questo senso. Alcuni ragazzi sarebbero giunti addirittura in treno.

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha riferito che la Questura doveva poter evitare che l’evento si verificasse. “Chiedo la convocazione del Comitato per chiarire e assumere linee di intervento conseguenti. So bene l’impegno di tutte le forze di polizia e ringrazio tutto il personale in campo. Il lavoro di prevenzione e di dissuasione deve essere decisivo. Servono indirizzi chiari e conseguenti” – così ha detto Merola scrivendo un post su Facebook.

Il primo cittadino non ci sta assolutamente a far ricadere la responsabilità di quanto accaduto sul Comune. Il Codacons ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica. “Quanto avvenuto a Bologna, dove migliaia di giovani hanno dato vita ad assembramenti senza mascherina o rave illegali in diverse zone della città, rappresenta non solo una vergogna nazionale e un insulto per i tanti cittadini che rispettano le norme anti-Covid, ma veri e propri reati” – così si esprime in una nota l’associazione dei consumatori.

Continua a leggere su Fidelity News