Bologna: ragazzo muore a 23 anni, forse a causa di un’overdose

Un ragazzo di 23 anni è stato trovato senza vita nell'appartamento che condivideva con un suo coetaneo. La causa più probabile del decesso sembra essere un'overdose.

Bologna: ragazzo muore a 23 anni, forse a causa di un’overdose

E’ stato trovato ieri, sabato 14 ottobre, attorno a mezzogiorno da un suo coetaneo con cui condivideva l’appartamento in via Gobetti, nel quartiere della Bolognina del capoluogo emiliano. Si tratta di un ragazzo di 23 anni, che al mattino, dopo avere fatto due chiacchiere con il coinquilino, è uscito di casa senza rendere noto dove sarebbe andato.

Quando anche l’altro ragazzo è rientrato a casa, lo ha trovato disteso con le cuffie appoggiate alle orecchie e apparentemente senza che desse segni di vita. A questo punto sono stati chiamati i soccorsi che, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 23enne e avvertire i carabinieri della vicina stazione Navile.

All’interno dell’appartamento, dove è arrivato anche il medico legale per la prima ricognizione, sono state trovate tracce di una sostanza stupefacente, molto probabilmente cocaina, che sono poi state repertate per essere analizzate.
L’ipotesi, al momento, è che la causa del decesso sia stata un’overdose. 

In attesa di conferme che arriveranno dall’autopsia che verrà eseguita sul corpo del ragazzo, si pensa che la sostanza stupefacente sia stata assunta sniffandola e che il cuore del 23enne non abbia retto.
Nel caso l’ipotesi di overdose venisse confermata, i carabinieri indagheranno per risalire a chi abbia venduto la droga al ragazzo e per capire se nel capoluogo emiliano ci sia una partita di cocaina tagliata male. A quanto pare, tra i luoghi frequentati abitualmente da spacciatori c’è anche il Parco Comini, che si trova proprio a pochi passi dall’appartaamento dove viveva il ragazzo deceduto.

Il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, che pare essere alquanto difficile da contrastare, anche a causa di una carenza di organico tra le forze dell’ordine. E proprio per sensibilizzare questo argomento, ultimamente il comitato “Bolognina 2000” ha anche raccolto un totale di 850 firme tra i residenzti della zona.

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