Bologna, nonno abusa sessualmente della nipote: "era lei a provocarmi"

La nipotina di 6 anni confessa alla baby sitter gli abusi fatti dal nonno paterno. Il 65enne è stato denunciato ed ora dovrà scontare otto anni di carcere.

Bologna, nonno abusa sessualmente della nipote: "era lei a provocarmi"

La bambina di soli 6 anni veniva affidata al nonno paterno quando entrambi i genitori erano impegnati con il lavoro, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che la piccola sarebbe stata in pericolo proprio con la sua famiglia. Con la scusa di dare da mangiare ai gattini, il 65enne portava la nipote nella casa in campagna dove avvenivano gli abusi taciuti per mesi.

Ad avere un ruolo decisivo sulla terribile storia è stata la baby sitter della piccola, a cui sono stati confidati gli abusi subiti. Avvisata la famiglia della bambina, non ci sono stati dubiti sulla situazione, ed il nonno orco è stato denunciato per abusi su minori. Ora l’uomo dovrà scontare otto anni di carcere con rito abbreviato e risarcire la nipote ed i genitori costituitisi parte civile nel processo.

Il nonno orco abusa della nipote: “era lei a provocarmi”

In pochi attimi il 65enne bolognese ha perso l’intera famiglia, abbandonato anche dalla moglie, non appena saputo quanto faceva alla nipotina di 6 anni. Anche il figlio e padre della vittima non ha avuto alcun dubbio su chi credere nella vicenda, facendo partire la denuncia contro il padre orco.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la bambina è stata ripetutamente abusata sessualmente dal nonno che, con una scusa banale, la portava nella casa in campagna dove sarebbero potuti rimanere soli. Qui giocava “al dottore”, così come diceva alla nipote, chiedendole di non rivelare a nessuno quanto accadeva tra di loro. Dopo mesi di silenzio, la bambina si è aperta con la baby sitter che ha poi parlato con la madre, dando così via alla denuncia contro il nonno. 

Quando il 65enne è stato ascoltato dagli inquirenti, avrebbe dato tutta la colpa alla nipote, affermando che fosse lei a provocarlo, definendosi una vittima incapace di non reagire. Ora dovrà scontare otto anni di carcere con rito abbreviato e risarcire la nipote di 100 mila euro, ed i genitori – costituitisi parte civile nel processo – di altri 50 mila euro.

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