Bologna, convalidato il fermo all’adolescente che ha ucciso Chiara Gualzetti: spunta un video

Nella giornata di ieri è stato convalidato il fermo in carcere per il 16enne che ha ucciso la coetanea Chiara Gualzetti a Valsamoggia, nel bolognese. Il Tg1 ha diffuso un video esclusivo in cui si vede la ragazza fuori da casa sua che passeggia con l'amico poco prima del delitto.

Bologna, convalidato il fermo all’adolescente che ha ucciso Chiara Gualzetti: spunta un video

Aveva suonato a casa sua e poi erano usciti insieme, tranquillamente, dirigendosi verso il parco dell’abbazia situato in località Monteveglio a Valsamoggia (Bologna). Queste sono le ultime immagini che riprendono la 15enne Chiara Gualzetti insieme a quello che, qualche minuto più tardi, diventerà il suo assassino. Dalle immagini, diffuse in esclusiva dal Tg1, si vede chiaramente che Chiara è tranquilla, si fidava di lui. Il frame è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza esterne dell’abitazione di Chiara. Era domenica 27 giugno. Era stato proprio il 16enne, adesso accusato di omicidio volontario premeditato, a volerla incontrare per fare una passeggiata. Ma una volta all’interno del parco, lì dove c’è un bosco, il 16enne ha colpito mortalmente Chiara, prima alle spalle con un coltello, poi a calci in testa.

Una ferocia che l’avvocato della famiglia Gualzetti definisce “disumana”. Nella giornata di ieri si è tenuta l’udienza di convalida del fermo a carico del 16enne, che resta rinchiuso nel carcere minorile del Pratello. Dal suo racconto sono emersi altri dettagli raccapriccianti, che fanno gelare il sangue. “Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano” – così ha detto davanti agli inquirenti il killer reo confesso del delitto. 

I carabinieri: “Storia raccapricciante e inquietante”

Anche l’autorità giudiziaria è sconvolta da quanto avvenuto. Nelle quattro pagine di convalida del fermo, i carabinieri definiscono la storia “a dir poco raccapricciante, sia per i numerosi dettagli macabri e cruenti sia per la freddezza del racconto sia per il movente, che può apparire sotto certi aspetti incredibile e sotto altri estremamente inquietante”.

Nel corso dell’interrogatorio di convalida, il ragazzo ha continuato a fornire altri dettagli sul delitto, confermando di aver sentito delle voci che lo hanno spinto ad uccidere Chiara. Ha parlato del demone Samael, l’angelo del giudizio con cui il 16enne ha affermato di parlare da tempo. “L’ho anche visto” – ha dichiarato il giovane, affermando che assomigliava al demone che compare nella serie Netflix “Lucifer”

“Io mi affido alla giustizia, io ho fede nella giustizia, io voglio giustizia per mia figlia” – così ha detto la mamma di Chiara parlando con i giornalisti. Anche l’avvocato della famiglia si augura che venga fatta giustizia. I genitori della giovane stanno vivendo una sofferenza indescrivibile, così come sotto shock sono i famigliari del giovane killer. 

Continua a leggere su Fidelity News