Siamo alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna. Qui è possibile visitare un’opera dall’apparenza semplice, di casetta in legno, pur trattandosi di un’opera davvero originale.
Il suo nome è già un programma: Orgasmatron Redux o stanza degli orgasmi, ideata dall’artista di Los Angeles Norma Jeane e ispirata alla macchina dello psicanalista Wilkhelm Reich.
Cosa si trova nella stanza degli orgasmi
L’ambiente è illuminato di una luce rossa con una frequenza ideale per stimolare il sistema endocrino e la libido degli ospiti, mentre la seduta interna è impregnata, quotidianamente, da androstenone, androstenolo e copuline. La struttura è dotata di un impianto audio a 2 canali opposti che trasmette toni binaurali calibrati per indurre abbandono erotico.
Ma come si fa ad accedere a questa stanza degli orgasmi? E’ possibile farlo da ieri, 1 settembre, a una sola persona per volta, per massimo 15 minuti. Per partecipare bisogna iscriversi, entro 24 ore dall’inizio dell’evento al link https://bit.ly/3ykTR5T. Orgasmatron Redux, realizzata in collaborazione con kilowatt e MAMbo, si è avvalsa della collaborazione di Salvatore Cottu per la lana, delle competenze chimiche di Stefania Bonan e del lavoro paziente e certosino di Alessandro Aiello, Alessandro Eusebi e Davide Sorlini.
Ovviamente sono in tanti a chiedersi chi abbia avuto la brillante idea di creare Orgasmatron Redux. Si tratta di Norma Jeane (vero nome di Marilyn Monroe); pseudonimo di un’artista che non intende essere identificata. Sappiamo solo che è nata a Los Angeles il 5 agosto del 1962, lo stesso giorno in cui è nata Marilyn Monroe.
“Un’unica esperienza sicuramente mitica, potenzialmente esagerata, inevitabilmente eccitante”, promette la scheda di presentazione dell’Orgamatron. L’evento è gratuito ma per partecipare è obbligatorio avere il green pass e prenotarsi ( sul sito di eventbrite). Senza fretta, visto che la scatola dell’amore resterà alle Serre in pianta stabile. Un’esperienza sicuramente originale, che rompe la monotonia.