Il cyber-bullismo è diventato un grande problema per i genitori delle vittime. In alcuni casi, atti reiterati di violenza psicologica su dei ragazzi particolarmente fragili, ha portato addirittura al suicidio della persona messa nel mirino dei bulli. Fortunatamente, il caso che ci arriva da Vicenza è sì meno grave, ma non per questo meno meritevole di attenzione. Un ragazzo di 16 anni, infatti, è stato bocciato nella scuola che frequenta e, secondo i genitori, la causa sarebbe proprio da ricercare nei tormenti che un gruppo di ragazzi gli hanno dato negli ultimi mesi.
Il ragazzo, particolarmente timido e un po’ ‘in carne’, è stato letteralmente tormentato negli ultimi mesi, con alcuni compagni di scuola che si divertivano a deriderlo e a metterlo in imbarazzo sui social. In che modo? Inventando notizie false su di lui, dando al povero ragazzo l’inconsapevole ruolo da protagonista in fatti di cronaca nera, o ancora in storie di film porno e di animali ammazzati.
La storia, che è andata avanti per diversi mesi, ha sempre più isolato il ragazzo, che subiva le angherie dei cyber-bulli non solo su Facebook, ma anche su un altro social, in cui il ragazzo veniva messo in ridicolo inventando di sana pianta delle dichiarazioni a suo nome, di cui ovviamente il ragazzo non sapeva nulla.
Letteralmente sfiancato dai continui attacchi ai suoi danni, il ragazzo ha cominciato ad andare malvolentieri a scuola, per paura di essere deriso dai suoi coetanei, fino ad allontanarsi del tutto dall’istituto che frequentava, stanco di vedere i sorrisini e gli sfottò nei corridoi della scuola.
Ed è così che i genitori hanno preso una decisione drastica: denunciare i cyber-bulli, che secondo la famiglia sarebbe stata responsabile della bocciatura del figlio in maniera indiretta. A finire sotto inchiesta sono una decina di ragazzi, che ora dovranno rispondere in tribunale delle azioni commesse. Sono stati gli stessi genitori a rintracciare i ragazzi, raccogliendo le loro offese sui social, e a portare le prove ai Carabinieri. Ora, siamo sicuri che questi cyber-bulli non avranno così tanto da ridere!