Già all’altezza delle tangenziali, ci sarà il blocco per ogni tipo di veicolo, anche se non inquinante: benzina, diesel, gpl, ibridi e a metano. L’esperimento di domenica 17 settembre si ripeterà, come assicura il vice sindaco Arturo Lorenzoni, “solo alcune volte” durante l’anno.
Alla Confesercenti la proposta non dispiace, purché si effettui una volta ogni tanto: “Una domenica completamente a piedi può essere divertente ed educativa“, secondo il presidente di Confesercenti Padova, potrebbe anzi diventare un’occasione per stare in famiglia o con gli amici, di organizzare un bel giro in bicicletta lasciando l’auto a casa. L’importante è che non si ripeta spesso, afferma il presidente di Confesercenti, perché Padova non è preparata ad assorbire con mezzi alternativi chi nel weekend entra in città e chi dalla città vorrebbe uscire per una gita fuori porta. Osserva ancora che “i ristoratori vivono di questi flussi e se rendiamo disagevoli gli spostamenti può diventare problematico per loro“.
Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom, si dimostra invece più critico e vede la scelta della giunta “estrema ed anche azzardata“. Afferma ancora Bertin che fermare anche i mezzi che non inquinano diventa, a suo parere, penalizzante per i negozi e per tutto il centro storico, che si trasformerebbe in un deserto. Bertin spera che la proposta venga rivista, dando spazio ad un incontro, per capirla e discuterla insieme. Dal suo punto di vista, il presidente dell’Ascom la ritiene “una scelta un po’ azzardata“.
L’Ascom ha sempre avuto una posizione molto critica anche per quanto riguarda i nuovi progetti della Prandina: qui il vice sindaco Lorenzoni non vuole creare nuovi posti auto. Bertin commenta così: “Sinceramente, non condivido la netta chiusura al parcheggio nell’ex caserma Prandina”.
L’Ascom nel 2010 aveva presentato un proprio progetto, convinta che un parcheggio poco distante dalla tangenziale, mezzo chilometro, e a 300 metri dal centro, potesse essere la soluzione ideale per chi arriva da fuori città. Questo parcheggio favorirebbe il commercio cittadino: diversamente, i possibili clienti si porterebbero solo nei centri commerciali dove più facile è il parcheggio. Bertin chiede con insistenza “che le soluzioni vengano trovate discutendo del merito, appunto con una buona dose di pragmatismo e con un sano principio di collaborazione con tutti gli attori cittadini che deve comunque essere preventivo“.