Blitz dei Carabinieri: maxi piantagione di Cannabis scovata in un capannone abbandonato

I Carabinieri hanno condotto un'operazione che ha smascherato una vasta piantagione di cannabis, allestita all'interno di un capannone abbandonato. La scoperta è avvenuta a Caino, dove i militari sono intervenuti a seguito di indagini.

Blitz dei Carabinieri: maxi piantagione di Cannabis scovata in un capannone abbandonato

A Caino, quello che appariva come un banale capannone in disuso, ai margini della zona industriale, celava in realtà un’attività illecita di vaste proporzioni. Nessun segno esteriore tradiva la presenza di persone o lavori in corso, eppure un dettaglio ha destato i sospetti: un consumo elettrico inspiegabilmente elevato.

Seguendo la traccia di furto di energia, i Carabinieri della Compagnia di Gardone Val Trompia hanno condotto un’indagine che ha portato a una scoperta sorprendente. All’interno dello stabile abbandonato, i militari hanno rinvenuto una piantagione di cannabis allestita in modo estremamente professionale.

L’organizzazione era meticolosa, con impianti sofisticati per la coltivazione e persino spazi adibiti a dimora, suggerendo la presenza di individui che si occupavano della piantagione 24 ore su 24. Un’operazione ben orchestrata, svelata grazie all’anomalia di un contatore.

Così, grazie a un’operazione congiunta tra i tecnici dell’Enel e i Carabinieri, finalmente si è svelato il segreto celato dietro le anonime pareti del capannone. I tecnici stavano investigando diverse segnalazioni di furti di energia elettrica nella zona quando, lunedì 26 maggio, durante uno di questi controlli di routine, hanno individuato un allaccio abusivo.

L’elettricità veniva sottratta illegalmente e convogliata direttamente verso il capannone, alimentando un consumo sospetto.Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione, la scena che si sono trovati davanti è stata a dir poco sorprendente. Hanno scoperto circa 690 piante di cannabis, distribuite in numerosi ambienti e in varie fasi di crescita.

I locali erano stati trasformati in vere e proprie serre, complete di sofisticati impianti di riscaldamento, aerazione e illuminazione, tutti progettati meticolosamente per ottimizzare la crescita delle piante. A completare il quadro, era presente anche un avanzato sistema di videosorveglianza, probabilmente installato per monitorare gli accessi e scoraggiare intrusioni indesiderate. La scoperta ha interrotto un’attività illecita di vasta portata, gestita con professionalità e ingegno.

L’ispezione dei Carabinieri ha rivelato molto più di una semplice piantagione. Salendo al piano superiore, i militari hanno scoperto veri e propri spazi abitativi: letti, fornelli, utensili da cucina e oggetti di uso quotidiano. Un allestimento che suggerisce chiaramente la presenza stabile di qualcuno incaricato di sorvegliare e gestire la complessa coltivazione giorno e notte.

Tutte le piante sono state immediatamente sequestrate, ponendo fine all’attività. Tuttavia, le indagini sono solo all’inizio e proseguono con l’obiettivo di fare piena luce sull’intera organizzazione. Si cerca di identificare i mandanti, risalire all’origine della droga e scoprire chi fosse il responsabile della gestione operativa della piantagione.

 

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