Blitz antidroga a Napoli: il tiktoker Papusciello ricercato dai carabinieri, lui si mostra in video dalla Spagna

Blitz antidroga dei carabinieri tra le province di Napoli e Salerno, con uno svolgimento di un'ordinanza cautelare nei confronti di 51 persone coinvolte in un vasto traffico di stupefacenti.

Blitz antidroga a Napoli: il tiktoker Papusciello ricercato dai carabinieri, lui si mostra in video dalla Spagna

NAPOLI – Tra i destinatari dell’ordinanza eseguita questa mattina, 6 marzo, dai carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha portato a 51 indagati tra Napoli e Salerno, c’è anche il tiktoker Papusciello, al secolo Antonio Gemignani. L’uomo, noto sui social per i suoi video virali, ha pubblicato un filmato su TikTok mentre si trovava in un resort, probabilmente in Spagna, facendo intendere di essere lontano dall’Italia proprio nel giorno dell’operazione.

Il blitz: 200 militari in azione, sequestri milionari e 15 piazze di spaccio smantellate

L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha visto l’impiego di oltre 200 carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata. Secondo gli inquirenti, il traffico di sostanze stupefacenti sgominato con questa indagine aveva un valore d’affari di circa 8 milioni di euro. Le sostanze stupefacenti, principalmente cocaina, venivano acquistate attraverso corrieri provenienti da Roma e Napoli e trasportate con veicoli dotati di scomparti segreti. Nel corso delle indagini, le forze dell’ordine hanno individuato 15 piazze di spaccio, sequestrando 19 chili di sostanze stupefacenti e oltre 500mila euro in contanti.

Chi è il tiktoker Papusciello

Antonio Gemignani, alias Papusciello, è un volto noto nel panorama social locale. Su TikTok conta quasi 150mila follower e oltre 1,5 milioni di like, ed è stato ospite in diverse trasmissioni televisive, tra cui il Peppy Night Fest, condotto da Peppe Iodice. Il 47enne, originario di Torre Annunziata, è attualmente irreperibile. È accusato di due episodi di cessione di sostanze stupefacenti, che avrebbe venduto insieme al nipote Nino Gemignani. Inoltre, è sospettato di aver ricevuto somme di denaro provenienti dal traffico di stupefacenti. Il pubblico ministero aveva richiesto per lui la custodia cautelare nella casa circondariale, ma il GIP ha optato per l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ritenendo insufficienti le prove relative all’incasso di denaro illecito e considerando meno gravi le due cessioni di sostanze stupefacenti contestate. In sede di interrogatorio, Papusciello ha negato ogni addebito, dichiarando di non essere a conoscenza delle attività illecite del nipote Nino e di Antonio Panariello, altro indagato, considerati dagli inquirenti i veri responsabili dell’approvvigionamento della droga. Quando gli sono state contestate alcune intercettazioni, il tiktoker si è limitato a rispondere di non ricordare il contenuto delle conversazioni.

Il video dalla Spagna: Papusciello si mostra in un resort

Nonostante l’operazione in corso, in mattinata Antonio Gemignani ha pubblicato un video sul suo profilo TikTok, nel quale si mostra in quello che sembra essere un resort. Sei giorni fa aveva già condiviso un altro filmato in cui salutava i fan da Tenerife, segno che potrebbe trovarsi all’estero già da alcuni giorni.

Tra gli indagati anche un sacerdote: avrebbe falsificato i registri per un pregiudicato

Nell’elenco degli indagati, seppur non raggiunto da misure cautelari, figura anche un sacerdote di Torre Annunziata. Secondo gli inquirenti, nel 2022, il prete avrebbe favorito Nino Gemignani, che in quel periodo stava usufruendo del beneficio della messa in prova presso la sua parrocchia. Il religioso, invece di fargli svolgere effettivamente attività di volontariato, lo avrebbe coperto, permettendogli di firmare i registri senza lavorare e attestando falsamente la sua partecipazione. Tuttavia, il GIP ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dal pubblico ministero nei confronti del sacerdote, tenendo conto della sua personalità, del tempo trascorso dai fatti e del numero limitato di reati contestati. L’indagine prosegue per chiarire ulteriori dettagli sulla rete di spaccio e individuare eventuali altri soggetti coinvolti. 

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