Bimbo di 5 anni morto nel napoletano: “Così il virus lo ha ucciso in 48 ore”

Aveva solo cinque anni il bambino morto nel giro di 48 ore ad Afragola (NA). Emergono nuovi particolari sulla morte del piccolo. Inoltre pare che non fosse vaccinato.

Bimbo di 5 anni morto nel napoletano: “Così il virus lo ha ucciso in 48 ore”

Il piccolo Pasquale Iazzera di Afragola, aveva solo 5 anni ed è stato stroncato per una meningite che non gli ha dato spiragli di sopravvivenza, uccidendolo in poche ore. Come riporta il Mattino, Pasquale era arrivato al Cotugno dal Santobono tra venerdì e sabato notte già in gravi condizioni.

Pasquale soffriva di una grave insufficienza multiorgano, cioè una coagulazione intravasale dissemianta, che si caratterizza con macchie emorragiche su tutto il corpo. La sua fase dell’infezione da meningite da meningococco era in stato avanzato. Inoltre il piccolo di 5 anni non era vaccinato; pare che questa circostanza sia stata determinante ai fini del decesso.

Dopo l’avvenuta segnalazione all’Asl Napoli 2 Nord sono state effettuate tutte le misure di profilassi a parenti ed amici a contatto con il piccolo Pasquale. Come spiega il dirigente medico Carolina Rescigno: “Purtroppo la meningite può scatenare una sepsi fatale nell’arco di poche ore, soprattutto i bambini colpiti da meningite – in questo caso le manifestazioni della malattia conclamata erano già presenti all’arrivo del piccolo paziente al Santobono“. I funerali del bambino sono stati effettuti in mattinata ad Afragola. 

Altri casi di meningite 

Sempre al Cotugno in rianimazione da due giorni,  si trova un paziente di 23 anni non vaccinato con meningite da meningococco. Inoltre sempre qui sono segnaliti altri due casi di meningiti da peumococco e una da streptococco. Sono migliorate invece le condizioni di un neonato di 3 mesi presente nel reparto.

Tre nuovi casi sono stati invece segnalati in Sardegna, due a Nuoro e uno a Cagliari, il quarto caso è di questa mattina dove un ragazzo di 20 anni è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. La Direzione Ats della Sardegna ha dichiarato che “si sta procedendo a una verifica finalizzata a escludere correlazioni tra questo caso e quelli accertati a Cagliari e a Nuoro, seppure si tratti di una eventualità remota“.

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