Bimbo caduto dal balcone a Napoli: spunta un testimone

A Mattino 5, parlando della vicenda del bimbo di Napoli morto cadendo da un balcone al terzo piano, spunta un testimone che ha assistito alla caduta del piccolo. Intanto è stato convalidato il fermo di Mariano Cannio.

Bimbo caduto dal balcone a Napoli: spunta un testimone

Stamattina, a Mattino 5, si è parlato della morte del piccolo Samuele, un bimbo di 4 anni. deceduto dopo una caduta dal terzo piano di un’abitazione in pieno centro, a Napoli.

Per il decesso è stato fermato il collaboratore domestico 38enne Mariano Cannio, che per vivere svolge le pulizie per decine di famiglie della zona e che pare abbia problemi psichiatrici.

ll testimone

Mattino 5 ha intervistato un testimone, una persona che ha assistito alla scena, il quale ha dichiarato: “Abbiamo visto questo bambino che cadeva, lui (Mariano Cannio) stava fuori dal balcone, ma dice che non l’ha buttato. Il bambino era giù pieno di sangue, lui stava sul balcone con il bambino, come sempre, come si butta un bimbo da una ringhiera così alta? “.

Il testimone ha detto che il Cannio lo ha preso in braccio e nel quartiere c’è stato un caos totale perchè hanno visto cadere il bimbo giù, con sangue dappertutto….una scena dell’orrore in cui non si è capito nulla. Il giornalista di Mattino 5, Raffaele Aurimma, che si è recato sul luogo del presunto omicidio, ha spiegato che sul posto della tragedia le persone hanno già condannato il domestico, dicendo che è meglio che venga convalidato l’arresto e che l’uomo non si è visto dopo che il bimbo è stato gettato di sotto. Mariano Cannio, forse in vista di un eventuale cambio di strategia difensiva nel caso in cui le accuse venissero sostenute ulteriormente, ha cambiato recentemente l’avvocato, passando da un ufficio ad un altro, scelto dallo stesso.

La convalida del fermo

Il gip di Napoli, Valentina Gallo, ha convalidato il fermo nei confronti di Mariano Cannio. Secondo gli ultimi sviluppi, l’uomo avrebbe fatto delle parziali ammissioni riguardo all’accaduto durante l’udienza di convalida avvenuta stamattina. Ricorda di aver preso il bimbo in braccio, anche se vige il massimo riserbo sulle sue dichiarazioni. Ad assisterlo l’avvocato Mariassunta Zotti: “Ho il massimo rispetto per il dolore della famiglia, è una tragedia e ci sono persone che ne sono emotivamente provate”. 

L’avvocato ha voluto rispondere così ai giornalisti che la attendevano davanti al carcere di Poggioreale, dove Cannio è recluso da sabato scorso. Adesso le parti chiederanno un incidente probatorio, finalizzato a verificare se il 38enne era capace di intendere al momento del fatto e se è una persona socialmente pericolosa. Qualora venga accettato il contraddittorio sulla non imputabilità e sulla pericolosità sociale, potrebbe essere applicata la misura della sicurezza personale. 

 

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