Sulla A5 Torino-Aosta una serata qualunque si è trasformata in un evento profondamente doloroso che sta lasciando sgomento in tutto il Canavese. Intorno alle 20, lungo il tratto tra Volpiano e San Giorgio, una serie di circostanze non ancora definite ha portato alla perdita di una bambina di appena due mesi, allontanata dall’abitacolo dell’auto su cui viaggiava con la madre e poi raggiunta da un’altra vettura in transito.
La dinamica non è ancora chiara e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire ogni fase con la massima precisione, evitando conclusioni affrettate e valutando tutte le ipotesi possibili, compresa quella della presenza di una vettura che si sarebbe allontanata senza fermarsi. Secondo le prime informazioni, la mamma – residente a Quincetto – stava procedendo verso Aosta quando, per ragioni ancora oggetto di accertamenti, la sua auto è stata coinvolta in una concatenazione di situazioni che hanno causato la fuoriuscita della neonata.
Gli operatori intervenuti hanno fatto tutto il possibile, ma la piccola si è spenta poco dopo, una notizia che ha provocato un profondo turbamento nella comunità locale e negli stessi soccorritori. La donna ha riportato conseguenze fisiche, ma è stata assistita tempestivamente ed è ora seguita dai sanitari e dai familiari. La procura ha aperto un’indagine per omicidio stradale, un atto dovuto per comprendere con esattezza cosa sia accaduto. Gli investigatori stanno verificando se la bambina fosse regolarmente posizionata nel seggiolino, come previsto dalle norme, e stanno acquisendo tutte le registrazioni delle telecamere lungo il tratto autostradale, oltre alle testimonianze degli automobilisti presenti.
L’ipotesi di una vettura non identificata, forse coinvolta nella sequenza degli eventi, è al vaglio ma al momento non ci sono certezze. Un elemento particolare riguarda la madre della piccola: solo pochi mesi fa aveva già vissuto un altro episodio lungo la stessa tratta della A5, sempre tra Volpiano e San Giorgio. All’epoca si trovava sul sedile del passeggero e la vettura su cui viaggiava si era scontrata con un altro mezzo durante la notte. Un precedente che rende ancor più complesso il contesto emotivo in cui oggi si trova questa famiglia, improvvisamente chiamata a fronteggiare una perdita che rappresenta un peso indicibile.
In queste ore la priorità degli investigatori è restituire ordine ai fatti, ricostruendo con rigore ogni momento per capire se ci siano state manovre impreviste, errori umani o condizioni esterne che possano aver inciso. Le autorità invitano alla prudenza nel diffondere ipotesi non confermate, affinché la ricerca della verità non venga offuscata da interpretazioni premature. La comunità del territorio, intanto, sta mostrando grande vicinanza alla famiglia coinvolta. La perdita di una vita così giovane crea un senso di impotenza e di smarrimento che si avverte in modo profondo, soprattutto quando avviene in contesti di quotidianità come un viaggio in auto. Saranno i prossimi giorni a chiarire cosa sia realmente accaduto su quel tratto della A5, mentre resta forte il bisogno collettivo di comprendere e di accompagnare il dolore con rispetto e discrezione.