Bimba di appena 6 giorni sottoposta già a due interventi chirurgici

A Milano una bambina affetta da un tumore benigno già durante la fase della gestazione è stata sottoposta a un intervento “intrauterino” prima della sua nascita e ad un intervento successivo alla sua nascita a soli 6 giorni di vita

Bimba di appena 6 giorni sottoposta già a due interventi chirurgici

Può essere senza dubbio definito un intervento chirurgico da record quello a cui è stata sottoposta il 3 novembre scorso una bambina di soli 6 giorni di vita.

La bambina infatti presentava un tumore benigno (teratoma a componente mista solida-cistica) sotto lo sterno, individuato dai medici già durante la gravidanza attraverso delle ecografie prenatali. Il tumore, a causa delle sue grandi dimensioni (il tumore era circa il doppio del suo cuore), comprimeva gli organi vicini, tra cui cuore, polmoni e trachea, impedendo al sangue di circolare e agli organi di svilupparsi correttamente.

Per questo motivo, quando la bambina era ancora nella pancia della mamma, al quinto mese di gravidanza, il chirurgo fetale Nicola Persico della clinica Mangiagalli di Milano ha eseguito un intervento “intrauterino”, allo scopo di bloccare, utilizzando il laser, l’afflusso di sangue al tumore e, di conseguenza, la sua ulteriore espansione.

Successivamente, al momento della nascita della bambina, avvenuta alla 34esima settimana di gestazione con un parto cesareo, lo staff medico ha applicato una procedura poco comune chiamata “Exit”: la bimba è stata estratta solo in parte dall’utero materno, mantenendo il legame con la placenta e il cordone ombelicale per realizzare una specie di “circolazione extracorporea” naturale che consentisse alla neonata di respirare (la compressione da parte del tumore delle vie respiratore avrebbe reso impossibile o comunque difficile la respirazione autonoma).

Pochi giorni dopo Ernesto Leva, primario della Chirurgia pediatrica del Policlinico, e Giuseppe Pomè, cardiochirurgo pediatrico in un’altra struttura, il Policlinico privato San Donato, nel corso di un intervento risolutivo durato 2 ore, hanno aperto il sacco pericardico ed eliminato la massa tumorale che circondava la superficie del cuore.

Giuseppe Pomè ha commentato: “L’intervento di asportazione della massa tumorale è da ritenersi riuscito al 100%: dopo l’esito delle analisi istopatologiche sul tessuto rimosso, possiamo dire che l’operazione ha guarito definitivamente la piccola”.

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