Bimba di 7 anni annegata nel bioparco di Caraglio, tra gli indagati anche il parroco

Il decesso di una bambina di sette anni, avvenuta il 17 luglio nel lago del bioparco di Caraglio, vicino a Cuneo, ha portato all'apertura di un'inchiesta che vede quattro persone indagate per reato colposo.

Bimba di 7 anni annegata nel bioparco di Caraglio, tra gli indagati anche il parroco

La disgrazia avvenuta il 17 luglio nel lago del bioparco di Caraglio, a pochi chilometri da Cuneo, ha scosso profondamente la comunità locale e l’intero Paese. Il decesso della bambina di sette anni, annegata durante una gita con il centro estivo, ha sollevato gravi interrogativi sulle responsabilità e sulla sicurezza delle attività ricreative per i minori. Attualmente, quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati per reato colposo, tra cui il gestore della struttura, due animatrici del centro estivo e il parroco di Demonte.

Il sinistro è avvenuto mentre la bambina partecipava a una gita organizzata dall’estate parrocchiale di Demonte, un piccolo paese nella valle Stura. Il gruppo era composto da circa cinquanta bambini ed era supervisionato da sette animatori, di cui solo due maggiorenni. La bambina, residente a Demonte insieme alla sua famiglia, si trovava sotto la responsabilità di questi adulti al momento del sinistro. 

Le indagini, guidate dal pubblico ministero Alessia Rosati e condotte dai carabinieri, sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire eventuali negligenze o mancanze nelle misure di sicurezza adottate durante la gita. La posizione dei bagnini presenti nel bioparco è anch’essa sotto esame, in quanto è cruciale determinare la ripartizione dei compiti tra loro e gli accompagnatori del gruppo.

La complessità del caso è stata evidenziata dal procuratore aggiunto Ciro Santoriello, il quale ha sottolineato la necessità di chiarire i compiti specifici degli accompagnatori e dei bagnini per valutare le responsabilità legali. La questione centrale delle indagini è comprendere come sia stato possibile che una bambina così piccola sia annegata in un contesto che doveva essere sicuro e protetto

I genitori della bambina, già colpiti da un lutto simile nel 2019 con la perdita di un’altra figlia per un malore, cercano risposte. Il padre, intervistato da La Repubblica, ha espresso la sua profonda frustrazione e dolore: “Come mai è annegata così? Qualcuno doveva guardarla e non l’ha fatto. Nessuno mi ha dato una spiegazione, una risposta. Chi è responsabile?“.

Continua a leggere su Fidelity News