Bevuta clandestina tra amiche al parco: 14enne in coma etilico, lotta tra la vita e la morte

L'episodio si è verificato domenica 17 gennaio intorno alle ore 20:00 a Roma, a Villa Carpegna. I carabinieri stanno cercando di capire se fossero presenti altri giovani e anche chi abbia venduto l'alcol ai minori.

Bevuta clandestina tra amiche al parco: 14enne in coma etilico, lotta tra la vita e la morte

Una ragazzina di 14 anni si trova ricoverata in coma etilico e in prognosi riservata presso l’ospedale Agostino Gemelli di Roma, dopo che nella serata del 17 gennaio scorso è stata soccorsa dai sanitari del 118 presso l’area verde di Villa Carpegna, parco situato sempre nella Capitale.

Secondo quanto si apprende dai media locali e nazionali, la giovane si trovava in compagnia di un’altra amica, quando all’improvviso si è sentita male. Erano circa le 20.00 quando è scattato l’allarme. A questo punto l’amica che era con lei, preoccupata per quello che stava succedendo, ha chiamato il Numero Unico delle emergenze 112 per far accorrere sul posto un’ambulanza. Viste le condizioni della giovane, piuttosto serie. è stata trasportata in codice rosso al Gemelli. 

Quando la 14enne si è sentita male ha perso i sensi, per cui l’amica ha fatto di tutto per poterla soccorrere, prestandole l’assistenza necessaria fino all’arrivo dei soccorsi. La ragazza che è andata in coma etilico si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva e lotta tra la vita e la morte. I medici la stanno tenendo sotto costante osservazione. Pare che le bevande che ha ingerito siano piuttosto forti: sul luogo dell’incontro sarebbero state presenti bottiglie di Vodka, questa la bevanda alcolica che le due avrebbero usato per l’aperitivo all’aria aperta. 

Indagini in corso

Sul caso sono ancora in corso le indagini per capire chi abbia venduto le bevande alcoliche alle ragazze, e anche se vi fossero presenti anche altri ragazzi. I carabinieri stanno procedendo ad ascoltare anche i famigliari e soprattutto l’amica della 14enne, che è stata ascoltata in forma protetta, in quanto si tratta di una minore. Se le due si fossero recate in un supermercato comprando le bevande in questione, il titolare rischierebbe una pesante sanzione amministrativa oltre alla denuncia per l’accusa di lesioni gravi

Si valuta anche l’ipotesi che a comprare le bevande sia stata qualche altra persona maggiorenne: gli investigatori sospettano, infatti, che nel parco non ci fossero solo le due amiche, ma che si sarebbe trattato più in generale di un ritrovo tra un gruppo di ragazzi. Questi ultimi si sarebbero nascosti nel buio nell’area verde, molto probabilmente per sfuggire alle restrizioni imposte dalla pandemia provocata dal Covid-19. 

Sulla vicenda si attendono quindi ulteriori riscontri da parte degli investigatori. Non è escluso che già nelle prossime ore si possa avere un quadro più chiaro di quanto accaduto a questa ragazzina. Le due ragazzine sono state sottoposte anche agli esami tossicologici, questo per sincerarsi che oltre all’alcol, non abbiano assunto sostanze stupefacenti. I fatti, quindi, devono essere chiariti ancora con precisione.

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