Una dei membri delle Bestie di satana, Elisabetta Ballarin, ha deciso di seguire le orme del padre, ovvero di diventare giornalista come lui. La ragazza, che sta scontando in carcere una condanna a 24 anni e tre mesi, ridotti successivamente a 23, per aver partecipato ai delitti compiuti dalle Bestie di Satana (tre omicidi accertati e un suicidio indotto), da pochi giorni ha iniziato uno stage nella redazione online del Giornale di Brescia. Elisabetta, figlia di Alberto Ballarin, giornalista sportivo molto conosciuto e apprezzato nell’ambiente giornalistico, deceduto nel 2005, e soprannominato il “Commodoro”, ha ottenuto la licenza di lasciare il carcere nel corso della giornata, per andare nella redazione del quotidiano di Brescia, dove si occupa della stesura di articoli e gira anche servizi filmati.
La ragazza ha ottenuto questo tirocinio dopo essersi laureata alla triennale Didattica dell’arte con 110 e lode, conseguita presso l’Accademia di Santa Giulia di Brescia. La Ballarin ha anche frequentato e concluso il biennio specialistico in grafica e comunicazione ottenendo, nel febbraio 2013, una borsa di studio per merito. Nel frattempo, aveva inoltrato la richiesta di grazia al Presidente della Repubblica, appoggiata e sottoscritta anche da Adriano Paroli, sindaco di Brescia. La giovane sta tentando di cominciare una nuova vita, e di fare una professione che la appassiona e che possa esercitare in futuro per mantenersi e provvedere ai suoi bisogni.
Il passato non è ancora sepolto, nessuno certamente dimenticherà quella orribile storia di cui è stata una delle protagoniste, ma dopo aver pagato il suo debito con la società, ha il diritto di ricostruirsi un avvenire. L’auspicio è che sappia fare buon uso di quello che sa per diventare giornalista; il giornalismo è non solo una professione ma anche un mezzo per comunicare la verità e i fatti di cronaca con una certa obiettività.