Una tragedia si è consumata nel giro di pochi minuti a Villa D’Almè, in provincia di Bergamo. Alessandra Cornago, una studentessa ventunenne di Ponteranica, è morta a casa del suo fidanzato Denis Zeni, suo coetaneo, per un colpo di pistola che pare sia partito accidentalmente.
Ma andiamo con ordine.
I due ragazzi erano a casa dei genitori di lui per la cena. Mentre i due giovani erano nella camera di Denis, i genitori (papà carabiniere in pensione, mamma impiegata in un’impresa di pulizie) sentono partire un colpo. Accorrono in camera e si trovano davanti una scena drammatica: lei riversa in una pozza di sangue e lui sotto choc. I soccorsi sono stati subito chiamati ma, purtroppo, nulla è stato potuto fare per la povera Alessandra, che è stata uccisa praticamente sul colpo.
A poche ore dalla tragedia è ancora poco chiara la dinamica dei fatti. Il ragazzo è stato portato nella caserma di Villa D’Almè per essere ascoltato dal pm Maria Cristina Rota, che indaga per omicidio colposo. Al vaglio degli inquirenti c’è la causa accidentale: pare che i due giovani stessero sistemando dei documenti e che nel passarsi la pistola, che è regolarmente registrata, sia partito un colpo. La Procura dovrà stabilire se si tratti di omicidio colposo o di omicidio volontario, compiuto quindi con dolo.
Denis ha lavorato come guardia giurata per sei mesi mantenendo una condotta esemplare, tuttavia aveva scelto di cambiare vita cercando un nuovo lavoro. Uno degli interrogativi che si pongono gli inquirenti è: perchè se aveva smesso di fare il vigilante era in possesso di una pistola, per di più carica?
Una vicenda che ricorda quella di Marco Vannini, il ragazzo di Ladispoli morto a casa della fidanzata per un colpo di pistola in circostanze misteriose, morte per la quale è sotto accusa l’intera famiglia della fidanzata.