Bergamo, mille lavoratori contro l’apertura del centro commerciale a Natale

Le feste di Natale si avvicinano e si fanno sentire le proteste dei dipendenti del centro commerciale bergamasco. In mille hanno firmato la petizione per non lavorare durante le feste.

Bergamo, mille lavoratori contro l’apertura del centro commerciale a Natale

La richiesta da parte di mille lavoratori e lavoratrici risulta essere semplice e concisa: basta lavorare a Natale. È questa la posizione assunta dai dipendenti del centro commerciale Bergamasco Oriocenter, enorme centro commerciale situato a poche centinaia di metri dallo scalo aereoportuale di Orio al Serio.

Da questa richiesta è nata una vera e propria petizione che propone di far rimanere chiuso il centro commerciale il 25 e il 26 di Dicembre e il 1 Gennaio. Il consiglio di amministrazione dell’edificio invece risulta ben intenzionato ad aprire le porte ai loro clienti anche in questi giorni festivi.

Oriocenter nasce nel 1998, proprio nello stesso periodo in cui ha inizio il boom dei voli a basso prezzo e della crescita dell’aeroporto Orio al Serio. Il centro commerciale si estende su più piani e misura 105 mila metri quadrati. I negozi che lo compongono sono 280 e sono compresi negozi, ristoranti e un cinema da 14 sale. L’edificio quindi, grazie alla sua metratura e la vasta gamma di servizi che offre, è diventata una tappa fissa non solo per i bergamaschi, ma anche per i turisti intenti a prendere l’aereo.

Il centro commerciale, proprio per il suo successo, riesce a dare lavoro a centinaia di persone senza chiudere mai le porte ai suoi clienti. I dipendenti lavorano instancabilmente anche la domenica, ma il giorno di Natale hanno intenzione di passarlo in famiglia. La battaglia contro l’apertura natalizia è sostenuta anche dai sindacati. La richiesta è semplicissima: voler godere delle feste natalizie insieme ai propri cari.

Dalla petizione lanciata e firmata già da mille dipendenti si legge: ” La festa è e deve rimanere una ricchezza dei lavoratori e della famiglia: non possiamo ridurla a un affare in nome di un liberismo che ci piace sempre di meno. Il riposo è e deve rimanere un diritto di qualsiasi essere umano: il lavoratore non può essere ricattabile sul piano dell’occupazione, il consumatore non deve essere continuamente spinto a consumare”. Dai proprietari ancora non è giunta alcuna risposta, ma è certo che le sale cinematografiche all’interno del centro commerciale resteranno aperte sia a Natale che a Capodanno.

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